Allarme assembramenti per il primo weekend di Fase 2, la Regione: “Rispettate le regole”

Dopo il caso Navigli e le parole del sindaco di Milano, la Regione chiede cautela e rispetto delle regole di distanziamento e tutela: l’allarme alla vigilia del primo weekend di Fase 2.Interviene Confcommercio.
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana

Un momento delicatissimo, che richiede la responsabilità di tutti, che pretende una cautela in più rispetto a uno in meno: lo dice il presidente della Regione Lombardia alla vigilia del primo weekend di Fase 2, una fase pensata soprattutto per rifare ripartire l’economia che rischia di essere messa a rischio da comportamenti non responsabili.

Lo scenario è quello di giovedì 7 maggio, Milano, Navigli: assembramenti con mascherine spesso ipotetiche per l’aperitivo. Ha sbottato il sindaco Beppe Sala sui social, minacciandone la chiusura dell’area, gli ha fatto eco la Regione chiedendo l’impegno di tutti. Perché il rischio di una seconda ondata epidemiologica di covid-19 è ben presente.

«Se ci comporteremo con attenzione e seguendo le prescrizioni che ormai conosciamo, potremo conquistare un altro spazio di libertà e favorire così la piena ripartenza, soprattutto in vista della tappa del 18 maggio» ha detto Fontana alle porte del primo fine settimana post-lockdown: «Questo è un momento delicatissimo, i cittadini, che hanno capito di dover rispettare le regole del lockdown, mi auguro rispettino anche quelle necessarie nella Fase 2. Meglio fare un sacrificio in più oggi per avere libertà completa domani».

Meglio una cautela in più di una in meno, dice la Regione: niente assembramenti, fuori dai negozi se ci sono già alcune persone, mascherina sempre, mani lavate spesso. «Distanziamento e dispositivi di protezione sono alleati fondamentali per le uscite nei luoghi pubblici». «Con queste piccole precauzioni usciremo completamente dall’infezione. È però ancora fondamentale attenersi alle limitazioni. Facciamolo per la nostra salute, per la salute dei nostri cari e anche per il rilancio del nostro Paese e della nostra economia».

Sul caso Navigli – e su altri potenziali problemi – è intervenuta anche Confcommercio. «Quello che è accaduto ieri a Milano sui Navigli – ha detto il presidente Carlo Sangalli – è uno strappo grave al senso di responsabilità che fin qui aveva prevalso durante il lockdown. L’assembramento di persone senza controlli né autocontrollo all’ora dell’aperitivo è un episodio di incoscienza pericolosa che rischia di vanificare due mesi di dolorosi sacrifici di cittadini e imprese».