Le ultime piogge hanno riaperto non solo crateri ed avvallamenti, ma anche nuove polemiche ed un annoso problema che si trascina da troppo tempo perchè non ha ancora trovato una soluzione definitiva. Via Viganò, ad Albiate, strada di competenza provinciale, è nuovamente nel mirino delle polemiche perché in uno stato critico. I residenti protestano, ma è tutto il paese che risente di questa mancanza di decoro e sicurezza.
Il sindaco pressa (per l’ennesima volta) l’ente proprietario della strada: la Provincia. «Il Comune ha le mani legate, non può intervenire, ma io non ho mai dormito su questa faccenda – premette Giulio Redaelli che, di fronte al peggioramento evidente della situazione, ha preso il telefono e sollecitato l’ingegnere provinciale – ho più volte chiamato in Provincia in passato, ma si è tergiversato. Questa volta, forse anche dando peso alle segnalazioni dei cittadini e della stampa, mi è stato risposto che si effettuerà un sopralluogo, alla presenza di BrianzAcque, perché è l’azienda interessata ai sottoservizi. Mi è stato ribadito che il frequente transito di camion e auto sollecita il sottofondo ed anche se già due anni fa si è effettuato un primo intervento, la strada denuncia problemi importanti che vanno a toccare anche la rete potabile, non la fognatura».
Con la stagione delle piogge, poi, l’asfalto si sgretola e lo scenario è evidente a tutti recandosi in via Viganò, in particolare in corrispondenza del tratto che dall’intersezione con viale Rimembranze conduce ai tornanti. «Se il Comune avesse potuto fare qualcosa, sarebbe già intervenuto, ma la competenza è della Provincia – rimarca Redaelli -ora hanno la volontà di addivenire ad un incontro sul posto, mi auguro solo che sia a breve anche se conosco bene i tempi della burocrazia..». Per questo, il sindaco ha pressato la Provincia ad effettuare un intervento “tampone”. «Mi sono fatto promettere che nei prossimi giorni effettueranno una sistemazione temporanea – spiega- i cittadini hanno ragione e non possiamo permetterci di convivere con un disagio che crea anche dei danni strutturali ad alcuni residenti. Mi auguro davvero che questa volta si arrivi a dar corso ad un impegno su cui il Comune purtroppo ha le mani legate».