Sono diventati una sorta di attrazione, ma c’è chi- invece di ammirarli da lontano- li tocca o prova a sfamarli, pensando di fare del bene agli esemplari. Non è così. Ed infatti monta la polemica. I pulli, i piccoli del gheppio che sono nati nel parco comunale di Villa Campello, ad Albiate, sono finiti loro malgrado nell’occhio del ciclone. Da quando infatti la loro presenza è divenuta di dominio pubblico, sempre più persone (bambini ed adulti) si recano nell’area verde cittadina. Compiendo però, in alcuni casi, anche azioni che, forse e soprattutto per mancanza di cultura ornitologica, non fanno bene ai piccoli rapaci selvatici.
Le segnalazioni sui comportamenti non consoni sono fioccate sui social dove si tenta di far ravvedere le persone. Quelle che, ad esempio, si avvicinano ai piccoli dimenticandosi di avere un cane al guinzaglio, oppure cercano di dirigerli in un’altra zona del parco o fanno un selfie coi pulli dopo averli presi tra le mani. Nulla di più sbagliato, come ricordano e raccomandano gli esperti che si occupano di tutela e ricerca della fauna selvatica.
Quando si trova un pullo, infatti, è consigliabile lasciarlo dove si trova, a meno che non siano presenti pericoli immediati quali il traffico stradale o la presenza di cani liberi (i gatti di solito non sono un problema perché i pulli sono perfettamente in grado di arrampicarsi velocemente fino ai rami più sottili e vengono comunque protetti dai genitori).