Agrate: la curia dice sì, il Comune compra il teatro Duse e trova il sostegno di Gianni Canova

Via libera della curia di Milano per l’acquisto del cineteatro Duse di Agrate da parte del Comune: l’amministrazione trova il sostegno del critico Gianni Canova per il rilancio.
L’ingresso del Duse di Agrate
L’ingresso del Duse di Agrate Michele Boni

La curia milanese ha detto sì al Comune di Agrate e il cineteatro Duse nelle prossime settimane verrà ceduto all’amministrazione comunale. La notizia è stata data dal sindaco Ezio Colombo nella sera di venerdì 19 ottobre in sala consiliare, mentre si stava svolgendo la consegna della Costituzione Italiana ai neo diciottenni, alla presenza del rettore della Iulm Gian Battista Canova: il critico cinematografico è stato premiato con la civica benemerenza del Gelso d’oro per i suoi trascorsi nel paese brianzolo tra gli anni ’60 e ’90, quando si è impegnato in ambito culturale e politico del paese.

«Nella tarda mattinata di oggi (venerdì nda) è stata protocollata una lettera proveniente dalla curia, che giudica positiva la nostra proposta di acquisto di 350mila euro e procederà a completare tutti gli atti notarili per la compravendita – ha spiegato Colombo – dopo la delibera d’acquisto che approveremo giovedì prossimo in consiglio. Questo è il risultato di un lavoro di tre anni e scusate se è poco. Vuol dire che Agrate avrà un cineteatro ancora funzionante».

La sala con i suoi 600 posti si trova in via Marco D’Agrate ed è di proprietà della parrocchia Sant’Eusebio e per permettere al Comune di acquisire un bene parrocchiale è stato necessario il parere della curia di Milano. «Mi ricordo quando da giovane andavo al Duse e aspettavo con ansia che arrivasse il giorno dello spettacolo – ha aggiunto Canova -. Devo anche dire che questa struttura era stata dedicata ad Eleonora Duse, un’attrice in un certo modo sexy per la sua epoca. La notizia dell’acquisto è sicuramente importante perché sono convinto che un cineteatro crei e mantenga la comunità e faccia vivere il paese. Mi impegnerò presso il consiglio superiore per il cinema e gli audiovisivi di cui faccio parte per rilanciare il Duse».