Agrate: il dottor Stucchi va in pensione e sale sull’Ape Car

Dopo 40 anni di servizio il medico di base lascia il suo incarico e si dedica all'orto

Camice e stetoscopio sono dismessi (almeno in parte), ora è tempo di girare in Ape car e di curare l’orto. Da giovedì 29 settembre è entrato ufficialmente nel mondo della pensione il dottor Loris Stucchi storico medico di medicina generale di Agrate. Dopo 40 anni di servizio alla cittadinanza il medico ha deciso che il suo ultimo giorno di servizio nello studio di via Lecco coincidesse con il giorno del suo compleanno.

Agrate: il dottor Stucchi “Il nostro lavoro è diventato troppo burocratico”

«Tre anni fa non ci avrei mai pensato – racconta -, o almeno avrei aspettato dopo i 70, ma comunque avrebbero dovuto mandarmi via. Adesso però non vedevo l’ora, anche perché dopo il Covid ai medici di medicina generale sono stati attribuiti dei compiti più da impiegato che da medico. Non smetterò mai però di esser e fare il medico anche se adesso farò più che altro la spola con la mia Ape Piaggio tra casa e l’orto».

Agrate: il dottor Stucchi “Ho fatto il lavoro che amo”

Il dottore Loris Stucchi

Il dottor Stucchi ha operato ad Agrate sin dai suoi primi anni di professione: «Per un annetto ho iniziato come sostituto del dottor Piazza – racconta -. Dovevo visitare tutti i pazienti che stavano oltre al secondo piano nei palazzi perché lui dopo aver avuto l’infarto non visitava nelle case senza senno c’era un ascensore». Il medico ha scelto di salutare i propri pazienti con una lettera di commiato in cui ha espresso anche tutto il suo amore per la professione e ripercorso questi quarant’anni “passati come un lampo nel cielo di agosto” in cui “ho cercato di essere coerente con il mio modo di vedere la Medicina”. Stucchi nella sua lettera ha quindi voluto ribadire di aver avuto “la fortuna di fare un lavoro che ho amato, e ancora amo. Non ha prezzo la sensazione di essere utili alle persone, di svegliarsi la mattina con la voglia di andare a lavorare” ma anche confermato che negli ultimi anni questi sentimenti “hanno lasciato il posto all’amarezza per come la Medicina del Territorio sia stata depredata, appesantita, complicata, dimenticata. In più, questi ultimi tre anni di Covid hanno dato il colpo di grazia alla Medicina Generale in termini di morti, nuovi compiti e un tale carico di burocrazia che ha reso questo lavoro bellissimo non più sopportabile. Per questo lascio la Convenzione ma probabilmente non smetterò di fare il medico”.

Agrate: il dottor Stucchi e c’è già il sostituto ufficiale

L’ambulatorio lasciato libero da Stucchi da giovedì è occupato da un nuovo medico il dottor Andrea Pezzoni: «Ho avuto tantissimi tirocinanti e sono stato uno dei pochi ad aver trovato un giovane medico che potesse subentrare almeno in provvisorio al posto mio. Evitando ai miei pazienti di avere come unico punto di riferimento un ambulatorio con medici depersonalizzati – chiude il dottore -. Ringrazio tutti i pazienti per i loro messaggi di stima»