Agrate Brianza recupera l’antico viale Trivulzio. Nell’ultimo consiglio comunale, giovedì, è stata approvata all’unanimità la pubblica utilità dell’opera e il progetto definitivo. Il piano prevede di dar nuovamente vita a quel percorso che collegava tanti anni fa la Villa Trivulzio di Omate al territorio di Agrate per una estensione di un chilometro con piante sui lati del viale. Per far tutto ciò l’amministrazione dovrà acquisire diverse aree private.
«Questo è uno dei nostri obiettivi di mandato. Allo stato attuale siamo proprietari del 40% di tutto il percorso e abbiamo già avuto il benestare dei cittadini proprietari delle singole parti per comprare il restante 60% – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Marco Valtolina – Secondo i nostri calcoli dovremmo spendere circa 600mila euro per le zone non di nostra proprietà e 842mila euro per la riqualificazione».
Verrà realizzata una ciclopedonale con due colonne di alberi ai fianchi e un impianto di illuminazione per permetterne un pieno utilizzo.
«È sicuramente la volta buona che si riesce a dare ulteriore valorizzazione alla storia del nostro territorio ed in particolare a Villa Trivulzio. Attenzione a ricostituire l’ambiente naturale intorno con le essenze di piante dell’epoca» ha commentato soddisfatta Germana Brambilla di Agrate al Centro.
Mentre Lidia Ronchi del Movimento Cinque Stelle ha evidenziato come «sarà un percorso che permetterà a molte persone di raggiungere Omate e Agrate a piedi o in bicicletta». Una proposta che sembra trovare una volta tanto l’accordo tra maggioranza e opposizione, che tra l’altro si sono dovute anche invertire di posto nell’aula consiliare avendo problemi tecnici con i microfoni per la registrazione della seduta.
«Sono contento di vedere che c’è questa condivisione – ha aggiunto il sindaco Ezio Colombo – anche perché so che molti miei predecessori puntavano a restituire al paese questo percorso e ora ci siamo finalmente».
Nei prossimi mesi l’amministrazione comunale si dovrà impegnare a mettere nero su bianco gli accordi coi proprietari dei diversi tratti di strada, che vanno a comporre l’antico viale Trivulzio. Alcune parti sempre di questo tracciato storico erano già state vincolate dal piano di governo del territorio, di modo che non venissero rese edificabili in attesa che la giunta passasse dalle parole ai fatti.
Ora i tempi sono maturi perché quella stradina che metteva, e in questo caso metterà ancora una volta, in comunicazione la storica residenza omatese (ad oggi privata e di proprietà della famiglia Giambelli) e Agrate torni a splendere.