Aeb-A2A: mozione di Lega e Noi per Seregno per chiedere un parere alla Corte dei conti

Il testo richiama una recente sentenza della Corte di giustizia europea e sarà discusso in consiglio comunale a Seregno. Un sollecito a muoversi in questa direzione era arrivato da Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, la scorsa settimana
La sede di Aeb, in via Palestro a Seregno

“Richiesta di parere alla Corte dei conti ex articolo 7, comma 8, legge 5 giugno 2003, numero 131, relativamente all’affidamento in house di Aeb Spa”. È il tema della mozione, da discutere in una delle prossime sedute del consiglio comunale di Seregno, che i gruppi consiliari di minoranza di Noi per Seregno e Lega hanno protocollato, recependo l’input lanciato la scorsa settimana da Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, attraverso il social network Facebook.

Aeb-A2A: la recente sentenza della Corte di giustizia europea


Il testo, dopo aver ricordato i vari passaggi davanti al Tar della Regione Lombardia ed al Consiglio di Stato di Roma, che hanno bocciato l’iter seguito per arrivare all’integrazione societaria tra Aeb ed A2A, a causa della mancanza di una procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione del socio privato di Aeb, e l’assenza di provvedimenti di annullamento degli atti, successivi ai pronunciamenti, richiama la recente sentenza della Corte di giustizia europea, che il 12 maggio ha stabilito che «la direttiva 2014/24 osta a che l’esecuzione di un appalto pubblico, che sia stato oggetto di un affidamento in house, prosegua, senza l’indizione di una gara, qualora l’amministrazione aggiudicatrice non possieda più alcuna partecipazione, neppure indiretta, nell’ente affidatario e non disponga più di alcun controllo su quest’ultimo», aggiungendo che «dall’insieme di considerazioni che procedono, risulta che la direttiva 2014/24 deve essere interpretata nel senso che essa osta ad una normativa o ad una prassi nazionale, in forza della quale l’esecuzione di un appalto pubblico, aggiudicato inizialmente, senza gara, ad un ente in house, sul quale l’amministrazione aggiudicatrice esercitava, congiuntamente, un controllo analogo a quello che esercitava sui propri servizi, sia proseguita automaticamente dall’operatore economico che ha acquisito detto ente, al termine di una procedura di gara, qualora detta amministrazione aggiudicatrice non disponga di un simile controllo su tale operatore e non detenga alcuna partecipazione nel suo capitale», ed inoltre sottolinea il passaggio della ricognizione del settore partecipate, da effettuare entro la fine dell’anno solare.

Aeb-A2A: l’impegno a chiedere un parere alla Corte dei conti


Noi per Seregno e Lega domandano quindi l’impegno a sollecitare alla Corte dei conti «un parere in relazione alla conformità all’ordinamento giuridico nazionale e comunitario circa i servizi pubblici locali, precedentemente affidati in house providing ad Aeb Spa, che, a seguito della citata operazione straordinaria svolta nell’ambito del gruppo A2A, sono stati effettuati senza il preventivo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica, in contrasto con la sentenza della Corte di giustizia europea che commina la decadenza dell’in house, qualora si perdano i poteri in tema di controllo analogo».