Acquisto di Villa Bagatti, indagati ex sindaco e consigliere di Varedo

Il reato ipotizzato è quello di abuso d’ufficio. L’acquisto di Villa Bagatti Valsecchi da parte del Comune si trasforma in una grana giudiziaria per l’ex sindaco Sergio Daniel, per l’ex consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica Antonio Padoan, e per due imprenditori immobiliari.
La prestigiosa dimora varedese.
La prestigiosa dimora varedese.

L’acquisto di Villa Bagatti Valsecchi da parte del Comune si trasforma in una grana giudiziaria per l’ex sindaco Sergio Daniel, eletto per una lista civica di centrosinistra, per l’ex consigliere comunale nonché presidente della commissione urbanistica Antonio Padoan, e per due imprenditori immobiliari. Il reato ipotizzato dal sostituto procuratore di Monza Franca Macchia, che coordina le indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza della tenenza di Seveso (che si sono presentati in comune per effettuare dei sequestri di documentazione), è quello di abuso d’ufficio.

Oggetto di accertamenti da parte della procura, è dunque la vicenda dell’acquisizione della dimora storica, presa dalla pubblica amministrazione con la speranza di darle nuova vita e portarla agli antichi splendori. In particolare la decisione di convocare un consiglio comunale nel quale avrebbero dovuto approvare un piano edilizio che prevedeva la possibilità per il privato di costruire nelle ex serre della Villa, con il duplice ruolo rivestito da Padoan come consigliere comunale e progettista interessato alla vicenda edilizia. Secondo quanto si apprende da palazzo di giustizia, gli inquirenti stanno compiendo indagini sulla decisione da parte della pubblica amministrazione, di accollarsi un debito oneroso con la banca per l’acquisto della dimora, quando invece le strade potevano anche essere altre.

Insomma, il comune non solo si indebita per milioni, ma lascia anche generose concessioni al privato. E’ su questo aspetto che la procura vuole vederci chiaro. Per gestire il complesso era stata creata, nel maggio 2011, una fondazione intitolata La Versiera 1718. Il sindaco dell’epoca Daniel aveva annunciato soddisfatto il raggiungimento del “traguardo”, definendolo “il risultato di un grandissimo lavoro portato avanti nel tempo dall’amministrazione”, a parlando di “promessa mantenuta di cui andare orgogliosi”, perchè la Villa e il parco erano finalmente “di proprietà dei cittadini”.