Accusato di omicidio in Calabria viene arrestato al centro “Botticelli” di Lissone

Si trovava a Lissone, presso il centro “Botticelli”, l’uomo arrestato dai carabinieri, accusato di un omicidio e un tentato omicidio, avvenuti nel 2012 in Calabria.
Il centro Botticelli di Lissone
Il centro Botticelli di Lissone

Si trovava a Lissone, presso il centro Botticelli (dove pagava regolarmente il soggiorno) l’uomo arrestato dai carabinieri, accusato di un omicidio e un tentato omicidio, avvenuti nel 2012 in Calabria. I militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa mercoledì 5 febbraio dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, su richiesta della Procura, nei confronti di Salvatore Costantino, 54 anni, commercialista. È ritenuto responsabile dell’omicidio di Domenico Ianni e del tentato omicidio di Evgen Dimov, reati consumati nelle campagne di Seminara (Reggio Calabria) nel settembre 2012. Il delitto, secondo gli investigatori, sarebbe scaturito al culmine di una lite per una servitù di passaggio, che ricade tra i fondi comunicanti di Ianni e di Costantino.

Le ricerche dell’uomo avviate dai carabinieri di Palmi in collaborazione con i colleghi di Desio hanno permesso di rintracciarlo a Lissone. Il provvedimento nasce da un’attività articolata, diretta dalla Procura di Palmi, che ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Costantino. A seguito della testimonianza di Dimov, il commercialista è stato condannato a 30 anni di carcere in primo grado, ma la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza assolvendo l’uomo. Il pronunciamento è stato poi cancellato dalla Cassazione, su ricorso dell’avvocato generale Fulvio Rizzo, che ha rimesso la decisione alla Corte d’Assise d’Appello. La Procura Generale di Reggio Calabria ha quindi richiesto la misura della custodia cautelare in carcere, che è stata emessa dalla Corte d’Assise d’appello insieme alla condanna a 30 anni di reclusione.

Il centro sociale di Lissone ospita oltre ai lavoratori, sia italiani sia stranieri, persone assistite dai Servizi sociali, alcuni pensionati ed un gruppo di richiedenti asilo. Rappresenta un luogo di passaggio, dove poter ricostruire una vita autonoma dopo un momento di difficoltà e, da oltre 50 anni, è al servizio della comunità, punto di riferimento per il territorio lissonese e brianzolo. Sono 100 i posti letto autorizzati. La gestione della struttura dal 2014 ad oggi è affidata al Consorzio Comunità Brianza.