Accadde oggi sul Cittadino, 5 luglio 1951: «Il dramma giudiziario di Budapest»

Il cardinale Groesz, nel luglio del 1951 era al centro di un dramma giudiziario che lo vide protagonista e a cui è dedicata la prima pagina del Cittadino del 5 luglio 1951.
Dalla prima pagina del Cittadino del 5 luglio 1951
Dalla prima pagina del Cittadino del 5 luglio 1951

L’eco della politica internazionale riportata sulle pagine del Cittadino. Settant’anni fa, in un clima di piena Guerra Fredda, quando gli equilibri del mondo stavano cominciando ad assestarsi, l’Urss avanzava sempre di più e controllava buona parte dell’Europa dell’Est.

Tra questi Paesi vi era anche l’Ungheria, dove si verificò una vera e propria persecuzione dei confronti della Chiesa cattolica che ebbe ampia risonanza sulla stampa internazionale.

La carcerazione del cardinale Mindszenty, nel 1948 e le torture da lui subite aveva già scaldato l’opinione pubblica, ma nemmeno per il suo successore le cose furono facili.

Il cardinale Groesz, nel luglio del 1951 era al centro di un dramma giudiziario che lo vide protagonista e a cui è dedicata la prima pagina del Cittadino del 5 luglio 1951.

Era accusato di aver cospirato con gli Stati Uniti e il Vaticano al fine di rovesciare il governo.

Ecco il racconto dell’esito del processo, direttamente da settant’anni fa.

«Come era previsto, il dramma giudiziario di Budapest è giunto rapidamente al suo termine dopo appena quattro giornate. L’unica variante alle previsioni è rappresentata dalla relativa clemenza della sentenza: non si attendeva infatti che Mons. Groesz fosse condannato a 1uindici anni di carcere dopo il precedente del card. Mindszenty, e soprattutto dopo la violenta requisitoria pronunciata dal procuratore di Stato Alapy, il quale aveva chiesto per lui e per gli altri imputati la pena di morte».