Abusi sui minori: «Basta il sospetto, segnalare entro 48 ore»

La procuratrice aggiunta della Procura di Monza Manuela Massenz al convegno dell'Ordine dei medici sugli abusi su minori.
Convegno ordine dei medici abusi su minori
Convegno ordine dei medici abusi su minori

Un dato numerico non c’è, ma che il reato di abuso sessuale ai danni di minorenni sia contestato anche nel nostro territorio lo confermano gli operatori del centro di soccorso violenza sessuale e domestica della Clinica Mangiagalli di Milano, che è la struttura di riferimento per reati di questo tipo. Un dato numerico non c’è perché il reato è lo stesso, il 609, quello sull’abuso sessuale, a cui si aggiunge l’aggravante nel caso in cui la vittima sia una persona minorenne.

Abusi sui minori: il convegno dell’Ordine dei medici, confronto tra sanitari e autorità giudiziaria

In occasione del convegno promosso nel mese di novembre dalla Rete Ali per l’infanzia e l’adolescenza, è emersa la necessità di ampliare il fronte del controllo, coinvolgendo non solo insegnanti, educatori e personale scolastico ma anche i pediatri e i medici di famiglia. È nato così l’incontro “L’abuso sessuale in età pediatrica. Alla ricerca di un percorso condiviso, organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Monza e Brianza insieme all’Associazione culturale pediatri, che si è svolto nella sede dell’ordine in via Mauri.

Un momento di confronto e incontro che ha messo in dialogo i sanitari da una parte e l’autorità giudiziaria dall’altra, con la presenza della procuratrice aggiunta della Procura di Monza, Manuela Massenz, insieme all’avvocato Stefania Crema, della rete Ali.

Abusi sui minori: la procuratrice aggiunta Massenz

«È fondamentale segnalare qualunque sospetto immediatamente, entro le prime quarantotto ore – ha spiegato Massenzsegnalando il caso alla Procura della Repubblica o alle forze dell’ordine». Altrettanto importante è non inquinare il ricordo o la prima testimonianza della vittima. «Ci sono agenti delle forze dell’ordine appositamente formati per riuscire a raccogliere le parole delle vittime, evitando di sporcare in alcun modo il loro ricordo. Noi siamo chiamati a svolgere le indagini, che in questi casi sono delicatissime, nel modo più pulito possibile».

Abusi sui minori: il protocollo della rete Ali

In questo risulta indispensabile il servizio fornito dalla rete Ali attraverso la sottoscrizione del protocollo, accolto da 92 istituti scolastici in provincia e da tutti i comuni degli ambiti territoriali.
Un dramma, come hanno sottolineato le dottoresse del Svs della Clinica Mangiagalli, che travolge la vittima e le famiglie.
«Quando l’abuso avviene in famiglia capita spesso che le madri neghino l’accaduto sminuendolo, arrivando a non credere alle figlie abusate e schierandosi dalla parte dell’abusante, che può essere il compagno della mamma. Più facile invece credere alla vittima quando l’abuso è avvenuto fuori dalle mura domestiche. In ogni caso si assiste alla frattura della famiglia».