A una mamma cesanese la seconda massima onorificenza del Regno Unito

Ilaria Regondi, 38 anni, ha ricevuto la Obe (the Most Excellent Order of the British Empire) assegnato anche ai Beatles, a Angelina Jolie, Elton John
Ilaria Regondi con l’ambasciatrice inglese a Parigi, Dame Menna Rawlings, mentre le consegna il premio “great leaders”

La città di Cesano Maderno può andare fiera ed orgogliosa di annoverare tra le sue fila una giovane mamma che con una grande preparazione, competenza, capacità, intraprendenza e passione è riuscita ad emergere in campo internazionale tanto da vedersi assegnata la seconda massima onorificenza del Regno Unito, la Obe (the Most Excellent Order of the British Empire). Un ordine cavalleresco del sistema di onorificenza britannico fondato nel 1917 da re Giorgio V, il cui motto è “per Dio e l’Impero”. Un ordine che ha 100 mila membri viventi in tutto il mondo. Ha sede nella cattedrale di Saint Paul a Londra, dove nella cripta è presente una cappella a lui dedicata. Tra i tanti personaggi noti che si fregiano di questa onorificenza, per citarne alcuni: Elton John, Angelina Jolie, i Beatles, David Beckham e la moglie Victoria conosciuta come la Posh Spice delle Spice Girls, Twiggy Lawson, Elizabeth Taylor,  Julie Andrews, Anthony Hopkins

Tre lingue, doppia nazionalità: chi è Ilaria Regondi

Lei è Ilaria Regondi, 38 anni, coniugata con Vadim, ha due figli: Luca, 4 anni e mezzo e Leonardo di 15 giorni, diplomatica inglese al Foreign Office con doppia nazionalità, secondogenita del più conosciuto cesanese  papà Adriano e di mamma  Maria Rita Varni, negli anni apprezzata insegnante di scuola media. E’ trilingue: italiano, inglese e francese. Dall’estate 2019 è presente a Parigi all’ambasciata inglese, dove lavora per il ministero del commercio internazionale britannico, dopo aver ottenuto nel 2018 la cittadinanza inglese. L’onorificenza le è stata assegnata: “per i servizi resi a favore del commercio fra Regno Unito ed Europa”; inoltre durante la crisi del Covid, ha lavorato intensamente con l’ambasciatore britannico Lord Ed Llewellyn Obe a Parigi, attualmente ambasciatore britannico a Roma, per procurare dispositivi di protezione individuale per il Regno Unito durante un periodo di carenze e crisi. A dare la notizia dell’assegnazione dell’onorificenza a Ilaria Regondi, all’inizio dello scorso mese di dicembre, è stata l’attuale ambasciatrice a Parigi, Dame Menna Rawlings, che ha sostenuto la sua candidatura assieme a molti altri. Ilaria ha dovuto conservare la massima riservatezza fino al 30 dicembre, per permettere ai media inglesi di divulgare l’elenco delle onorificenze.

Ilaria Regondi (in rosso) col team di lavoro all’ambasciata inglese di Parigi

La cesanese Regondi: “Ho fatto solo il mio dovere nel sostenere le imprese inglesi”

Un annuncio che aveva destato in me due sentimenti contrappostiha ricordato Ilaria l’uno di sconcerto e sorpresa perché mi sembrava immeritato in quanto non credevo di aver fatto nulla di eccezionale se non il mio dovere nel sostenere le piccole medie imprese inglesi ad esportare in Francia e in tutta Europa, dopo la Brexit, l’altro di un naturale compiacimento”.

Ilaria Regondi, le scuole alle Sacramentine, nel 1993 a Istanbul

Chi è Ilaria Regondi? Una giramondo, quasi forzata. Dopo aver frequentato asilo e scuola elementare dalle suore Sacramentine a Cesano fino al 1993,  per seguire il lavoro di papà Adriano, con tutta la famiglia si trasferiva ad Istanbul fino al 1997 dove ha frequentato la scuola internazionale mentre sua sorella Silvia, 43 anni, frequentava il liceo italiano. Un’esperienza che le ha permesso di imparare l’inglese e tanto altro. “ Nel 1997, il giorno del decesso della principessa Diana– ha raccontato Ilaria- con la famiglia ci siamo trasferiti in Inghilterra, sempre  per il lavoro di papà. Frequento la scuola americana nella contea del Surrey, a sud-ovest di Londra, dove ho incontrato Vadim che diventerà poi mio marito. Eravamo compagni di classe e le nostre mamme frequentavano il medesimo corso di inglese. Termino il liceo alla scuola americana nel 2002. Inizio l’università a Londra fino al 2006, allo University College London, corso di scienze politiche e lingua francese. Successivamente un anno di Erasmus a Parigi, alla prestigiosa “Sciences Po” dove recentemente è stato direttore Enrico Letta. Nel corso delle estati fra un anno di università e l’altro ho svolto tirocini a Milano  all’Unicef  e alla Reuters, e alla delegazione dell’Ue a Washington. Dal 2006 al 2008 frequento negli Stati Uniti un master alla Johns Hopkins in relazioni internazionali. Un’esperienza bellissima con tante opportunità professionali tra cui quella all’Oms (organizzazione mondiale della sanità) a Ginevra”. A Cesano è sempre tornata per le vacanze e incontrare nonni, parenti e amici.

Il primo impiego di Ilaria Regondi alla Banca Mondiale

Il suo primo impiego è alla Banca Mondiale, in cui si occupa dei finanziamenti di progetti di sviluppo nell’ambito della sanità nel sud est asiatico.  Un lavoro che la porterà  in Vietnam, Laos, Indonesia, Giappone (2008-2010). Nel 2010 con Vadim si trasferiva in Sud Africa, con una borsa di studio per progetti su Aids in un centro di ricerca specializzato presso l’Università di Durban. Nel 2012 decideva di rientrare in Inghilterra, a casa. E partecipa al concorso per diventare funzionaria statale, far parte del così detto “Civil Service”; così ha iniziato a lavorare per il ministero della sanità e per due anni è stata capo di gabinetto per due sottosegretari e nel febbraio 2016 si trasferisce al ministero del commercio internazionale, qualche mese prima del referendum sulla Brexit.

Una giramondo: “Sono grata al sistema meritocratico britannico”

Ilaria Regondi, una giramondo che ha vissuto esperienze in 8 nazioni diverse: “sono molto grata ai miei genitori per tutto quello che hanno fatto per sostenere i miei studi ed il mio girovagare per il mondo, a mia sorella per il suo sostegno e a mio marito Vadim che mi sopporta pazientemente dal 2002, ma sono anche grata  al “sistema britannico” molto aperto e meritocratico che offre ai giovani un sacco di opportunità”.