A Monza arriva il “Passaporto del volontariato” per 500 bambini delle scuole

Da marzo 23 classi delle primarie Munari e Puecher sono protagoniste del Patto educativo di comunità, con laboratori di educazione civica nelle sedi delle associazioni coinvolte e in spazi aperti del loro quartiere. Il gruppo di lavoro, coordinato da Csv Monza Lecco Sondrio, vede la partecipazione del Comune, di tante realtà di volontariato e delle parrocchie.
Un gruppo di bambini durante una delle attività del Patto educativo di comunità
Un gruppo di bambini durante una delle attività del Patto educativo di comunità

Un passaporto del volontariato, da “timbrare” (con fantasia) per ogni associazione visitata, per ogni realtà incontrata in un viaggio cittadino in tempo di pandemia che ha messo in pratica un’idea di scuola aperta, disposta ad accogliere iniziative educative nate dal territorio e di educazione diffusa, anche fuori dalle aule scolastiche e con contenuti sociali. A Monza il passaporto sarà consegnato a 500 bambini dai 6 ai 10 anni delle scuole primarie Munari e Puecher dell’istituto comprensivo Anna Frank, protagonisti con altre realtà del Patto educativo di comunità.

Si tratta di uno strumento previsto dal Piano scuola 2020-21 del Ministero dell’Istruzione ed è stato recepito anche dalla rete nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato CSVnet come occasione per diffondere il tema dell’educazione civica attraverso le associazioni, gli enti e le aziende del territorio. Il gruppo di lavoro, coordinato da Csv Monza Lecco Sondrio, ha preso avvio grazie alla rete del progetto “Una via per la città” e si è poi ampliato. Ad oggi è costituito da Caritas Monza zona pastorale V, Socialtime Onlus, Polisportiva Freemoving, Asd Silvia Tremolada, Ascot Triante, cooperativa Novo millennio, Coop Lombardia, cooperativa Pandora, Società italiana d’arboricoltura, Parrocchie S. Giuseppe – Sacro cuore triante – San Carlo, associazione Elianto, assessorato all’Istruzione del Comune di Monza e comprensivo Anna Frank. Altre realtà interessate possono entrare a farne parte.

I bambini e le loro insegnanti (con Valeria Cenerini della scuola primaria Munari come referente del Patto di Comunità) dallo scorso mese di marzo stanno partecipando a laboratori espressivi e manuali di educazione civica, nelle sedi delle organizzazioni e in spazi aperti del loro quartiere. Nel massimo rispetto delle norme di sicurezza anti Covid, le attività proposte trattano tematiche come la tutela dell’ambiente, la disabilità, l’inclusione e attività di scoperta del territorio. A tutti loro sarà distribuito un “Passaporto del volontariato” realizzato con il sostegno di Coop Lombardia, da tempo impegnata in azioni di educazione civica nelle scuole, nel quale avranno la possibilità di fare una piccola rielaborazione personale delle esperienze.

“La riapertura della scuola è avvenuta in un contesto di estrema incertezza, oggi più che mai è di fondamentale importanza che nel mondo adulto si creino alleanze finalizzate al benessere degli studenti e che si affrontino le inevitabili situazioni critiche mediante la co-progettazione di risposte efficaci – spiega Cristina Bernardi di Csv Monza Lecco Sondrio –. Lo strumento dei patti educativi di comunità può rendere efficaci queste alleanze. Educazione significa accompagnare le persone a sviluppare i propri talenti. Questo approccio chiama in causa tutta la comunità educante, richiamando ciascuno alle proprie responsabilità educative, personale e sociali». L’idea del passaporto nasce da Expo 2015. «Allora le famiglie e bambini timbrarono il passaporto dei Paesi visitati. Come CSV ci è venuta l’idea di fare un passaporto che potesse ricordare ai bambini l’esperienza di cittadinanza attiva fatta. Abbiamo previsto uno spazio per ogni associazione di volontariato incontrata: i bambini lo potranno riempire con disegni e riflessioni su quello che hanno vissuto e imparato».