A Lissone saldo delle attività 2017-2021 invariato, boom delle imprese commerciali

Tra i pubblici esercizi registrate 48 nuove aperture e 56 sub-ingressi, mentre per il commercio fisso al dettaglio (o per vendita connessa ad attività artigianali) le nuove aperture sono state 323 e 96 i sub-ingressi.
Un negozio di Lissone
Un negozio di Lissone Radaelli Gianni

Sono 14.053 i lavoratori quotidianamente impiegati nelle attività produttive, commerciali, terziarie e artigianali che hanno sede a Lissone, dove ad oggi risultano registrate 5.794 imprese di cui 5.097 attive. Ma il dato più sorprendente è relativo alle nuove aperture: fra il 2017 e il 2021 (dato aggiornato al terzo trimestre dell’anno in corso), hanno aperto 48 nuovi pubblici esercizi e sono state 323 le nuove attività iscritte fra quelle che garantiscono servizio di commercio al dettaglio. Numeri che consentono di avere un saldo sostanzialmente invariato nel corso del periodo 2017-2021, nonostante l’emergenza sanitaria che ha investito Lissone (e l’Italia) dal 2020 ad oggi.

Sono questi i dati raccolti dall’amministrazione comunale nell’ambito di un lavoro svolto dallo Sportello Unico per le Attività (Suap) che ha come obiettivo quello di verificare l’andamento del mercato del lavoro in città. Delle 5.097 imprese attive in città, 3.531 operano nel settore terziario e altre 1.379 sono riconducibili al mondo artigianale. In quest’ultimo caso, fa sapere il Comune, si registra una leggera crescita rispetto al 2017 quando le imprese artigiane attive erano 1.353. Le attività con sede a Lissone attive nel settore del legno, dell’arredo e del design sono 311, sulla base dell’ultimo aggiornamento fornito da Camera di Commercio e relativo al quarto trimestre del 2020.

A colpire, come detto, sono i dati relativi al numero di nuove attività commerciali che hanno aperto in città a partire dal gennaio 2017. I pubblici esercizi hanno visto nei cinque anni fra il 2017 e il 2021 un totale di 48 nuove aperture e 56 sub-ingressi, mentre per il commercio fisso al dettaglio (o per vendita connessa ad attività artigianali) le nuove aperture sono state 323 e 96 i sub-ingressi.Un fermento che si è tradotto anche in una implementazione dei servizi garantiti dal Comune: fra il 2017 e il 2021 sono state 3.372 le pratiche di attività produttive trattate dal SUAP e 1.279 le SCIA ricevute dal Comune nel corso del mandato.

Vivacità viene registrata anche per gli operatori dei mercati presenti sul territorio: in piazzale degli Umiliati, il lunedì mattina sono presenti 187 banchi (di cui 172 assegnati, 11 liberi e 4 di nuova istituzione), mentre il giovedì a Santa Margherita si trovano 36 banchi (di cui 26 assegnati e 10 liberi). Oltre​ la decina il numero di espositori presenti il venerdì mattina in via Pascoli per il mercato agricolo a cura dell’associazione per la gestione del mercato dei produttori agricoli di Milano Lodi e Monza e Brianza della Coldiretti.