«Quello che mi aspetto dalla nomina di Draghi, di cui non si può non apprezzare l’alto profilo, è che le decisioni che verranno prese servano a far ripartire l’economia, soprattutto quella manifatturiera che, da sempre, garantisce all’intero territorio nazionale grandi ritorni anche nell’export». La nascita del governo di Mario Draghi incassa anche il placet di Franco Goretti, presidente di Confimi industria Monza e Brianza. Il titolare di Assograph ha speso parole di elogio per l’ex governatore della Banca centrale europea, mettendolo in guardia su un grave pericolo: «Mi auguro che un uomo della sua caratura possa far sua l’esperienza acquisita al Tesoro ed in Bce, mettendo in campo quelle misure atte a superare gli ostacoli che da sempre la burocrazia italiana frappone, impedendo di fatto l’attuazione di iniziative significative per l’economia globale italiana. Dobbiamo essere decisi e veloci e la nostra burocrazia non lo è. Se Draghi ha messo in conto anche di incidere sulla macchina burocratica, allora è senza dubbio l’uomo giusto al posto giusto».
Per Goretti, una delle priorità del futuro presidente del Consiglio italiano deve essere quella di « tornare a valorizzare la manifattura italiana, che ha lottato con i denti per resistere alla pesante crisi del decennio 2008-2018 e da ultimo alla pandemia di Covid-19».
Insomma, le aspettative che si stanno riversando sulle spalle di Draghi sono tantissime. «È un uomo che deve prendere misure molto serie – continua Goretti -. Le aspettative su di lui sono alte, basti anche guardare i risultati del mercato borsistico o l’andamento dello spread. Mi auguro che il mondo politico abbia compreso che non abbiamo più tempo da perdere in giochini parlamentari, dobbiamo essere molto pragmatici; conseguentemente mi auguro che le iniziative di Draghi possano passare da idee sulla carta a concrete azioni risolutive senza i “sì, ma….”. Temo questo, come – ritengo – lo tema l’intero mondo dell’imprenditoria».