L’istituto Primo Levi di Seregno ha dedicato, martedì 8 marzo, un’ora di lezione per celebrare la giornata internazionale della donna. È stata una giornata per dire basta alla violenza maschile contro le donne e per rafforzare gli strumenti di prevenzione e di protezione delle donne che negli anni del covid – con il lockdown, restrizioni, smart working – hanno visto acuire il gender gap.
Ma dopo la pandemia è arrivata la guerra e il suo carico di dolore e l’8 marzo è stato l’occasione per dire stop al conflitto in Ucraina e solidarizzare con le donne che si mettono in cammino da sole o con i propri figli per raggiungere i confini sfidando bombe e violenza, anche sessuale.
All’evento approvato e favorito dal dirigente del Levi, Massimo Viganò, è intervenuto il sindaco di Seregno Alberto Rossi, con gli assessori Federica Perelli (istruzione e cultura) e Laura Capelli (politiche sociali).
Tutti gli studenti all’aperto nell’ampio cortile hanno ascoltato i diversi interventi. Viganò ha sottolineato l’importanza di lottare per tutti i diritti e per le donne ucraine. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di questa giornata soprattutto per quel che accade in questi giorni con una guerra in atto in Ucraina e del grande peso e responsabilità che stanno sopportando tutte le donne che con i figli al seguito lasciano le loro case da sole per raggiungere, la sicurezza, in Paesi lontani, perché i loro mariti sono impegnati a difendere la Patria.
“Compiono un sacrificio enorme queste donne e meritano la nostra ammirazione ma soprattutto il nostro aiuto. Come sindaco ho ricevuto e ricevo in questi giorni tante persone ucraine che hanno lasciato la loro terra e cerchiamo di accoglierle al meglio”.
Ha aggiunto che le donne hanno ancora tanti obiettivi da raggiungere non ultimo la parità dello stipendio. Ha concluso dicendo: “Auguro a tutte voi qui presenti che non vi sentiate mai limitate e pensate sempre alle cose belle che state facendo”.
Quindi quei studenti del liceo scientifico Manuel Bonacci di 4L e Ilenia Volpe di 4M hanno letto la lettera “A una donna del domani”, in cui viene detto tra l’altro: “A te che un giorno leggerai queste parole, in un mondo sperò più accogliente; a te che sei donna in una società non più maschilista; a te che vivi in una realtà in cui la visione di Wollstonecraft, madre del femminismo, si è realizzata; in un mondo in cui le donne sono viste finalmente alla pari degli uomini, in tutto e per tutto; nella quale gli stereotipi che hanno infettato le nostre menti per secoli sono stati finalmente debellati. Una realtà in cui gli esseri umani sono considerati tutti uguali, indipendentemente dal sesso, e liberi di essere e diventare ciò che sono già nel profondo; a te, che spero potrai avere successo come Francoise Giroud, che nel 1960 ha fondato la rivista di moda Elle nota ancora oggi, oppure come la stilista Coco Chanel che già a inizio 1900 ha voluto valorizzare la figura della donna creando abiti rivoluzionari che contribuì a realizzare una moda democratica, il semplice tubino nero è un must ancora oggi; a voi tutte che non dovreste essere elogiate solamente oggi, ma 365 giorni l’anno, è dedicata questa giornata e tutte le sue successive”.
L’evento si è concluso con l’esibizione del corpo di ballo “Move your Levi” che ha ricevuto al termine lunghi e scroscianti applausi.