Anche le Banche di Credito cooperativo lombarde ricordano il papa emerito Benedetto XVI, anzi: ricordano le parole che l’allora pontefice ha riservato loro in occasione di un’udienza tenuta nel dicembre del 2011. Solo due anni prima Joseph Ratzinger aveva fatto riferimento al movimento del Credito cooperativo all’interno dell’Enciclica Caritas in Veritate del 2009. Poi, appunto, l’incontro con la delegazione del Confcooperative e Federcasse.
Le Banche di Credito cooperativo e il papa emerito
«Le parole che Benedetto XVI riservò al Credito Cooperativo – ricorda Alessandro Azzi, oggi Presidente della Federazione Lombarda delle BCC e nel 2011, all’epoca dell’udienza citata, presente in veste di Presidente della Federazione Nazionale del Credito Cooperativo – rappresentano e continueranno a rappresentare per noi viva ispirazione e stimolo costante, perché alla base del nostro operare quotidiano vi sia sempre quell’“amore intelligente”, capace di unire “previdente e giusta convenienza” a “retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati”. Un richiamo forte al ruolo sociale delle BCC, che da sempre sono impegnate a tenere insieme e valorizzare economia e solidarietà, per il bene delle Comunità in cui operano».
Benedetto XVI e le Bcc: “Sappiate valorizzare l’uomo”
Papa Benedetto XVI riprese poi tale messaggio nel Discorso alla Delegazione di Confcooperative e delle Banche di Credito Cooperativo nel dicembre del 2011. «Le vostre benemerite istituzioni sono presenti da molto tempo nel tessuto sociale italiano e rimangono pienamente attuali; esse portano in sé ideali evangelici e una vitalità che le rendono ancora oggi capaci di offrire un valido contributo all’intera comunità, sia dal punto di vista sociale, sia nel campo dell’evangelizzazione. In una stagione di grandi cambiamenti, di persistente precarietà economica, di difficoltà nel mondo del lavoro, la Chiesa sente di dover annunciare con nuovo vigore il Messaggio di Cristo, con la forza di umanizzazione e la carica di speranza per il futuro che contiene. E voi, cari amici, dovete essere consapevoli che le cooperative cattoliche hanno un ruolo importante da svolgere in questo campo. Sappiate valorizzare sempre l’uomo nella sua interezza, al di là di ogni differenza di razza, di lingua o di credo religioso, prestando attenzione ai suoi reali bisogni, ma anche alla sua capacità di iniziativa».