8 marzo, l’onda fucsia attraversa il centro di Monza per “Lotto marzo”

Una manifestazione in sostegno alla lotta per i diritti della donna lunedì 8 marzo ha attraversato il centro di Monza.
Manifestazione 8 marzo
Manifestazione 8 marzo Sarah Valtolina

È iniziato di mattina presto il lavoro delle knitters che hanno aderito all’invito dell’associazione Non una di meno che ha organizzato per la Giornata della donna lo sciopero “Lotto marzo”.

Corinna Farchi, volto storico dell’associazione Sul filo dell’arte, ha cominciato a stendere inserti fucsia, il colore ufficiale della giornata, in piazza Citterio e poi lungo via Carlo Alberto fermandosi alla statua di Mosè Bianchi a cui è stato messo in mano un pauñuelo fucsia, iconico oggetto delle battaglie femminili, simbolo della lotta delle madri dei desaparecidos argentini, e poi ancora in via Zucchi, all’arengario, alla panchina rossa in via Gerardo dei Tintori, in via Dante, via Sempione, fino al Binario 7. Una vera e propria scia di colore per decretare una “nuova” zona fucsia.

8 marzo, l’onda fucsia attraversa il centro di Monza per “Lotto marzo”
Manifestazione 8 marzo

L’iniziativa è stata realizzata anche in collaborazione con i comitati studenteschi di alcuni licei monzesi tra cui il Nanni Valentini, lo Zucchi e il Frisi. Una cinquantina i partecipanti, tra cui molti giovani, che si sono poi dati appuntamento per un raduno statico in piazza Trento e Trieste, nel rispetto delle norme anti Covid.

«Abbiamo voluto creare l’occasione per dare voce a chi sta vivendo sulla propria pelle i violentissimi effetti sociali della pandemia. – spiegano gli organizzatori della manifestazione -. Come le tantissime donne che sono state costretta a licenziarsi perché non potevano lavorare e contemporaneamente prendersi cura della propria famiglia, solo per fare un esempio. Abbiamo bisogno di tenere alta la sfida transnazionale dello sciopero femminista e transfemminista».

8 marzo, l’onda fucsia attraversa il centro di Monza per “Lotto marzo”
Manifestazione 8 marzo
L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.