Persone con disabilità grave, l’Unione ciechi mette a disposizione un vax manager

Da venerdì 9 aprile tutte le persone con disabilità grave potranno accedere alla prenotazione del vaccino anti Covid -19. Le indicazioni dell’Unione ciechi, che mette a disposizione la consulenza di un vax manager.
Monza Vaccino
Monza Vaccino Fabrizio Radaelli

Da venerdì 9 aprile tutte le persone con disabilità grave potranno accedere alla prenotazione del vaccino anti Covid -19. A precisarlo è un’informativa della sezione provinciale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti.

Per ogni persona con disabilità grave (ai sensi del comma 3 dell’articolo 3 della legge 104/92) che sia maggiorenne è possibile vaccinare contestualmente fino a un massimo di due famigliari conviventi o due conviventi o due caregiver. Proprio i caregiver, quando accompagneranno il loro assistito, dovranno essere muniti dell’apposita autocertificazione scaricabile dal sito della Regione Lombardia o che potrà essere richiesta direttamente alla sede dell’Unione ciechi (uicmon@uici.it).

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Al momento non è prevista la vaccinazione delle persone minorenni, anche se con grave disabilità. In questo caso potranno prenotare il vaccino fino a un massimo di quattro famigliari o caregiver.

Le modalità di prenotazione sono le medesime già utilizzate per le categorie over 80 e per le persone dai 70 ai 79 anni: sulla piattaforma online, chiamando il call center (800 894545) o agli sportelli automatici Postamat di Poste italiane della Lombardia.

Ai ciechi assoluti o parziali che non sono in possesso del riconoscimento previsto dal comma 3 dall’articolo 3 della legge 104/92 l’Unione mette a disposizione la consulenza del vax manager, «per cercare di ottenere il vaccino anche per queste persone», assicura il commissario straordinario della sede provinciale dell’Uici, Nicola Stilla.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.