Calcio femminile, Bertoni in Fiamma: così vince la partita con il tempo e il web

A 39 anni la nuova avventura in biancorosso, dopo l’acquisizione dei diritti dell’Agrate da parte del sodalizio monzese. Dopo l’esperienza tra il 2006 e il 2008, per lei si tratta di un ritorno. La favola va avanti, che ne dica il web
monza calcio Rita Bertoni
monza calcio Rita Bertoni Fabrizio Radaelli

Secondo Wikipedia, l’enciclopedia online, è una ex giocatrice di calcio. Non è proprio così. Perché Rita Bertoni non ha chiuso con l’agonismo nel 2015 nel Como 2000, ma ha invece proseguito la carriera con la Speranza di Agrate. Adesso è appunto traslocata dalla compagine agratese, con altre 13 giocatrici e con il tecnico Danilo Brambilla, alla Fiammamonza. Quest’ultima ha rilevato il titolo dalla Speranza e perciò nella stagione 2021-2022 giocherà in serie C. L’operazione ha coinciso con un ritorno al passato per la 39enne giocatrice, nata a Milano e residente a Lecco, già difensore della formazione biancorossa dal 2006 al 2008. Alla Fiammamonza Rita arriva una prima volta dopo aver vinto due campionati nazionali Under 15 con l’Acf Milan e dopo aver giocato con lo Sporting Segrate e la Vallassinese. Con la compagine lecchese centra due promozioni consecutive, dalla B all’A2 a dall’A2 alla A1. Passa poi al Senigallia: con la squadra marchigiana ha un incidente che rischia di costarle la chiusura anticipata della carriera. In uno scontro di gioco, infatti, accusa la rottura del legamento crociato e la lussazione della clavicola. «A quel punto del campionato – ammette Rita, laureata in fisioterapia, impegnata nella ricerca alla Fondazione Don Gnocchi – eravamo già retrocesse, ma io non mollo mai. Certo, per la mia carriera fu un duro colpo». Ma Rita riparte proprio da Monza: non fa parte della formazione che vince lo scudetto 2005-2006, ma contribuisce al successo nella Supercoppa italiana: il 2 settembre 2006 la Fiamma batte 1 a 0 il Bardolino. Ora è tornata a Monza, pronta a dare il suo contributo di esperienza. La determinazione è la stessa di quando vinse la Supercoppa con la squadra allenata da Nazarena Grilli. «In pratica – precisa – da 10 anni gioco con un crociato rotto. Il mister mi ha chiesto se volevo continuare e ho accettato. Qui sono arrivata la prima volta dopo aver perso il treno principale per quell’infortunio. La Fiamma mi ha dato la possibilità di tornare nel calcio che conta. I ricordi di quel periodo sono comunque nitidi e forti: rivedo il Sada pieno, il campo in erba. Ho l’impressione che si sia chiuso un cerchio».