Cesano, la rsa Don Meani affidata al Gruppo Gheron fino al 2047: il canone salirà fino a 246mila euro

L'amministrazione comunale ha affidato la gestione al Gruppo che già gestisce oltre trenta strutture: l'impegno a mantenere la retta a 78 euro al giorno
La rsa don meani cesano maderno
La rsa don meani cesano maderno

Fine dell’iter burocratico, si passa alla quotidianità: l’amministrazione comunale di Cesano Maderno ha provveduto ad aggiudicare la gestione della Rsa (residenza sanitaria assistenziale) Don Meani, quella situata accanto alla biblioteca civica nel pieno centro della città. Se ne occuperà il Gruppo Gheron, un colosso del settore assistenziale, attivo in diverse regioni del nord Italia, che già gestisce più di trenta strutture.
Tecnicamente siamo ancora nella fase del passaggio di consegne: il Gruppo Gheron subentrerà all’attuale gestore a partire dall’inizio di gennaio 2026, la convenzione prevede la gestione fino al 31 dicembre 2047. È l’unica realtà del settore che ha presentato l’offerta in sede di gara, al termine di un lungo percorso molto complesso. L’esito, al di là del nome che è di tutto rispetto e dà ampie garanzie, non è quello voluto inizialmente dall’amministrazione comunale che avrebbe preferito l’alienazione convenzionata, per mantenere comunque il pieno controllo. Come emerge dagli atti, ipotesi impraticabile poiché era troppo il divario tra il prezzo voluto dall’amministrazione comunale e quello che gli operatori del settore erano disposti a riconoscere.

Cesano, la rsa Don Meani affidata al Gruppo Gheron, le parole del sindaco Bocca

Non è stato facile arrivare a identificare il gestore. Il sindaco Gianpiero Bocca ha voluto affidarsi alle nuove possibilità offerte dal Codice degli Appalti, decidendo di avviare il dialogo competitivo per definire il futuro della Rsa. «Noi non abbiamo professionalità e competenza in municipio per quanto riguarda la gestione di queste strutture – ha sempre dichiarato – saranno gli operatori del settore a indicarci le necessità e tutte le migliorie. Per quanto ci riguarda un solo punto fermo: garantire qualità nei servizi offerti agli ospiti, riqualificazione della struttura, salvaguardia dei posti di lavoro».

Tutto facile a parole, più difficile dare corso a tutto l’iter e fare tutte le valutazioni. Il dialogo competitivo, di fatto, è stato avviato nella primavera 2023. Nel luglio dello stesso anno gli operatori economici ammessi erano stati contattati con lettera d’invito per dare corso effettivamente al dialogo con l’amministrazione comunale, che per questo scopo aveva costituito un gruppo di lavoro per non lasciare nulla al caso. Nel settembre 2024 la decisione: nessuna delle proposte aveva tutti gli elementi per essere posta a base di gara. Ci ha pensato il comune a mettere insieme tutte le esigenze e a proporre una sua soluzione.

Cesano, la rsa Don Meani affidata al Gruppo Gheron; si impegnerà a chiedere una retta fi 78 euro al giorno

Risultato? Nessuno si è fatto avanti. A quelle condizioni gli addetti ai lavori hanno detto no. Una volta incontrate le aziende e apportate alcune modifiche, ecco l’offerta del Gruppo Gheron. L’unica interessata. I numeri fanno anche capire perché, visto l’impegno che viene richiesto. Il nuovo gestore si impegnerà a richiedere una retta di 78 euro al giorno ai suoi ospiti, ovviamente con i meccanismi di adeguamento annuale.
Riconoscerà un canone a favore del Comune: sarà di 122mila euro all’anno per il primo triennio, poi diventerà di 246mila euro all’anno. Importanti anche gli investimenti: per le attività propedeutiche alla progettazione, opere edili, impianti elettrici, meccanici, sostituzione completa degli arredi, sono previsti 4,1 milioni di euro. Altri 4,6 milioni riguarderanno invece l’efficientamento dell’illuminazione della struttura, l’installazione dell’impianto fotovoltaico, sistema Wifi, realizzazione salone polifunzionale, lavori vari. Con queste premesse l’attenzione nei confronti degli ospiti sembra garantita, ma anche l’immobile è destinato a fare il salto di qualità.