Arcore: “patto della croce” tra il Comune e i Templari, debutto alla mostra in Villa Borromeo

Contratto tra l’associazione dei Templari e il Comune di Arcore: per un anno servizio volontario e gratuito dei cavalieri alla Villa Borromeo.
Arcore firma convenzione Comune e Templari Oggi
Arcore firma convenzione Comune e Templari Oggi

È arrivata anche la firma. Con tanto di “suggello” regionale. Alla sottoscrizione del contratto tra l’associazione dei Templari e il Comune di Arcore era presente infatti anche il presidente del consiglio regionale Federico Romani. Sorvegliati da due cavalieri con l’uniforme ufficiale, il presidente dell’associazione e magister templi Mauro Giorgio Ferretti, e l’assessore Nicolò Malacrida, con delega alla valorizzazione di Villa Borromeo, hanno firmato la convenzione che per un anno legherà il servizio volontario e gratuito dei cavalieri alla villa arcorese.

«Questa collaborazione prenderà il via in occasione della prossima apertura della mostra che si aprirà in Villa Borromeo il 23 maggio e che chiuderà a fine settembre. Poi stiamo già pensando ad altri momenti in cui chiederemo ai volontari di prendere parte ad eventi cittadini come la festa patronale del 21 settembre. Stiamo lavorando anche alla prossima mostra che riusciremo ad allestire sempre in Villa Borromeo per Natale, anche in quel caso chiederemo ai Templari di aiutarci nell’accoglienza dei visitatori», ha spiegato Malacrida.

Arcore firma convenzione Comune e Templari Oggi
Arcore firma convenzione Comune e Templari Oggi

Arcore: “patto della croce” tra il Comune e i Templari, volontari presenti alla mostra che apre in Villa Borromeo

La convenzione prevede la presenza di alcuni volontari che durante i mesi di esposizione della mostra “La grande pittura italiana. Venticinque capolavori del Novecento recuperati dallo Stato italiano” si occuperanno anche del conteggio degli ingressi. Ma potrebbe essere solo l’inizio. «So che all’interno della villa è presente una cappella non più dedicata al culto e che ora è chiusa per lavori. Ma chissà, magari si potrà pensare di impiegare la nostra presenza anche lì se ce ne sarà bisogno – ha aggiunto Ferretti – Del resto il nostro impegno si fonda sulla promozione del culto e della cultura».

Da quando è attiva l’associazione (che in quarant’anni ha poi cambiato denominazione da Templari cattolici d’Italia a Templari oggi) sono state siglate una ventina di convenzioni con altrettante amministrazioni. «Molto più vasto e silenzioso è il nostro impegno basato solo sulla parola data», ha chiosato Ferretti.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.