Un polo culturale diffuso, nato dal recupero di edifici abbandonati da anni o in cattive condizioni, potrebbe spuntare nel giro di qualche anno a Monza tra via Cavallotti e il quartiere di San Carlo inglobando, a buon diritto, le scuole superiori presenti e quelle che apriranno i battenti a breve.
Proprio gli studenti dovrebbero essere tra i maggiori fruitori delle strutture che, nelle intenzioni dell’amministrazione Pilotto, dovrebbero essere costruite nel medio periodo.
Monza: nasce il Quadrilatero della cultura, nuova biblioteca
Il progetto più atteso da molti monzesi, e non solo da chi abita in quella zona della città, è la biblioteca che dovrebbe essere realizzata nella ex chiesa panottica del Buon Pastore e che consentirebbe non solo di aumentare gli spazi a disposizione dei lettori per il prestito dei libri, ma si candiderebbe a diventare un luogo in cui produrre cultura, ospitare eventi, organizzare incontri. Gli studenti dei vicinissimi istituti Mosè Bianchi, Frisi ed Hensemberger e gli universitari a caccia di sale studio potrebbero, inoltre, trovare uno sbocco nelle aule che dovrebbero essere allestite sopra il porticato del complesso.
Monza: nasce il Quadrilatero della cultura, il ruolo dell’ex Cgs
Se la biblioteca potrebbe vedere la luce solo tra qualche anno dovrebbe servire molto meno per trasformare il magazzino della Polizia locale di via Marsala nella sede del Fondo antico della Biblioteca, in esilio in uno speciale deposito di Milano da quando la Civica ha perso alcuni spazi per far posto all’infopoint turistico.
L’edificio sarà connesso idealmente all’ex lavatoio di via Agnesi che, oltre ad accogliere gli uffici del Fondo, ospiterà un caffè letterario che dovrebbe attrarre anche gli alunni dei licei Porta e Zucchi distaccati alla ex Cgs, distante pochi metri. La vecchia industria costituisce una delle tessere del polo scolastico tuttora in espansione: da settembre, infatti, lo Zucchi inaugurerà il primo corso dell’indirizzo coreutico che si affiancherà a quello musicale.