Monza accompagna il Concertozzo a Bassano del Grappa: stessa formula con Elio e l’inclusività

Passaggio di consegne tra Monza e Bassano del Grappa alla presentazione del Concertozzo di Elio e le Storie tese, edizione 2025.
Monza presentazione Concertozzo - foto Radaelli
Monza presentazione Concertozzo – foto Radaelli Fabrizio Radaelli

Il gesto è stato formale, di quelli ufficiali, ma bastava vedere la fascia che si sono passati i sindaci di Monza, Paolo Pilotto e di Bassano del Grappa, Nicola Finco, per capire che l’atmosfera era quelle delle feste. Nella sala del consiglio comunale si è svolta la presentazione del Concertozzo di Elio e le Storie tese, edizione 2025, che lascia Monza per approdare il 4 e 5 luglio nella città vicentina.

Monza accompagna il Concertozzo a Bassano del Grappa: nel 2024 prima edizione con 10mila spettatori

Ma il Concertozzo monzese dello scorso anno, con i 10.000 spettatori che hanno assistito allo show all’U – Power Stadium, ha in un certo senso “fatto scuola”, come hanno spiegato Elio e Cesareo, ospiti della presentazione.
«Proprio qui a Monza è nata l’idea di affiancare allo spettacolo musicale anche un evento di piazza di informazione e confronto sul tema dell’autismo. E lo stesso format lo riporremo anche quest’anno a Bassano del Grappa».

Monza presentazione Concertozzo - foto Radaelli
Monza presentazione Concertozzo – foto Radaelli

Sotto i portici dell’arengario, tra le incursioni del Trio Medusa (che accompagnerà l’evento anche quest’anno) e l’arrivo inatteso e gradito di ospiti speciali come Stewart Copeland, batterista dei Police, comparso dietro le quinte del talk sotto l’arengario, mentre si parlava di autismo e lavoro e Madame, rimasta confusa tra il pubblico, si era parlato di disabilità e opportunità. Anche a Bassano sarà replicata la stessa formula: il 4 luglio talk ed eventi insieme alle associazioni del territorio e il 5 luglio il Concertozzo, preceduto, anche nell’edizione vicentina dal Concertozzino che vedrà sul palco Elton Novara, The Pax side of the moon, Francamente e molti altri. Special guest, accanto al Trio Medusa, Ruggero dei Timidi.

Monza accompagna il Concertozzo a Bassano del Grappa: il punto sul PizzAutobus alla presentazione

Ad accompagnare Elio e Cesareo, immancabile, c’era anche Nico Acampora. «Anche quest’anno i ragazzi autistici saranno presenti al concerto non per assistere sotto il campo ma per lavorare. E infatti stiamo già lavorando a una pizza speciale dedicata a Bassano del Grappa».

La presentazione del concerto è stata l’occasione per fare il punto sul progetto del PizzAutobus, lanciato proprio in occasione del Concertozzo monzese: la creazione di una flotta di più di 100 food truck targati PizzAut che entro pochi anni gireranno per tutte le province italiane e moltiplicheranno le occasioni di inclusione e di lavoro per le persone autistiche. Su ogni truck, infatti, potranno lavorare quattro ragazzi autistici. Il piano di impresa del progetto è stato curato e donato da PwC Italia, presente con i suoi rappresentanti alla conferenza stampa.

«Pensiamo di assumere 120 ragazzi e ragazze autistici e far viaggiare 30 food truck entro il 2028 e raggiungere 500 assunzioni e più di 100 PizzAutobus in tutta Italia entro il 2034», hanno spiegato.

Per l’occasione è stata presentata anche la nuovissima piattaforma digitale creata seguendo le peculiarità delle persone autistiche, con particolare attenzione ai colori e alle grafiche, che consentirà ai ragazzi, in autonomia di gestire acquisti e contabilità.

Monza accompagna il Concertozzo a Bassano del Grappa: passaggio di consegne

«Siamo lieti di questo passaggio di consegne – ha aggiunto l’assessore al welfare, Egidio Rivama anche che Bassano del Grappa abbia scelto di sposare la formula della città inclusiva, come è stato fatto lo scorso anno a Monza».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.