Una raccolta fondi per ricordare un giovane scienziato e realizzare un progetto a cui teneva molto. Riccardo Rossi negli ultimi due anni aveva guidato i percorsi di carattere ornitologico ed entomologico nel parco. Aveva preso simbolicamente il testimone di Matteo Barattieri, scomparso tragicamente tre anni fa. Anche per Riccardo il destino è stato crudele. È morto il 6 gennaio a 24 anni, vinto dalla malattia.
Un’oasi in Brianza per ricordare un giovane scienziato: un rifugio per portare avanti la passione per la natura di Riccardo Rossi
Dopo essersi laureato la scorsa estate in biologia a pieni voti era riuscito a vincere un bando di dottorato dell’Università Statale di Milano. La mamma Mirella ha avviato sul portale “Rete del dono” una campagna per realizzare una piccola oasi naturalistica denominata RichiAmo dove possano trovare rifugio uccelli, pipistrelli, ricci, api e altri insetti impollinatori. Un piccolo spazio verde con piante autoctone in grado di produrre frutti per passeri e piccoli mammiferi.
La famiglia ha acquistato allo scopo un terreno a Sovico dove portare avanti la passione di Riccardo per la natura. Un progetto che il giovane aveva ideato con i suoi familiari, i suoi e amici e i suoi docenti universitari. «Vorrei che restasse il suo entusiasmo per la vita, la sua semplicità, il suo amore per la natura e gli animali, in particolare gli uccellini che trovava speciali! Un piccolo angolo che ricordi il sorriso contagioso di Richi» scrive mamma Mirella. Finora hanno aderito all’iniziativa più di cento persone.
Un’oasi in Brianza per ricordare un giovane scienziato: chi era Riccardo Rossi
Riccardo Rossi, una laurea in biologia all’Università di Milano Bicocca ottenuta dopo la maturità scientifica al liceo Enriques di Lissone, nei suoi studi universitari era stato allievo del professor Andrea Galimberti, zoologo dell’Università Bicocca, cofondatore dello ZooPlantLab, ed era ben presto diventato un grande esperto del mondo naturalistico. Dopo la scomparsa del naturalista monzese Matteo Barattieri, del quale era grande amico e con il quale aveva condiviso numerose attività di carattere ornitologico, il giovane lissonese aveva fatto da guida alle passeggiate per osservare gli uccelli del parco di Monza, alle escursioni alla “ricerca” delle libellule e alle camminate verso la pozza degli anfibi. Attività seguitissime, organizzate nel parco di Monza dal Comitato per il parco Antonio Cederna. Tutti apprezzavano la sua dialettica, la sua capacità di rendere comprensibili gli argomenti scientifici trattati. Attento e preparato, conosceva ogni angolo del parco e sapeva trasmettere il suo amore per la natura a tutti coloro che lo ascoltavano. Rispondeva con competenza ed entusiasmo alle domande che gli venivano poste durante le escursioni. Aveva partecipato alle rilevazioni del censimento degli uccelli acquatici svernanti nel parco di Monza promosso dall’International Waterbird Census. Aveva tenuto lezioni sulla fauna del polmone verde monzese dimostrando una grande competenza.