Varedo, ex Snia, il progetto di rinascita si fa più concreto

Venerdì sera in sala Minotti una tavola rotonda sul piano di rilancio: Il Pd pone il problema delle bonifiche del terreno inquinato

Il tema del recupero dell’ex Snia di Varedo a poche ore di distanza dall’approvazione definitiva del Pgt della città. Venerdì sera, 7 febbraio, la sala Minotti era piena di cittadini per la serata dibattito sulla situazione attuale dell’area dismessa che negli anni è diventata una città della disperazione e del degrado, dentro la città che vive e produce tutto il giorno tutto intorno. Ma la serata dal titolo Un incubo chiamato Snia e organizzato da Pd di Monza e Brianza e lista civica Siamo Varedo ha lasciato per una volta da parte tutta la questione sicurezza per concentrarsi sul futuro urbanistico dell’intero sito che rischia di rallentare il recupero per una serie di problematiche inerenti in primo luogo un quadro organico di insieme e le bonifiche dell’intero sito, che hanno dato non pochi imprevisti negli ultimi mesi.

Varedo, ex Snia, il progetto di rinascita: Gigi Ponti e Silvia Roggiani monitorano il progetto da Roma e Milano

Presenti l’onorevole Silvia Roggiani segretario regionale del Pd, il consigliere regionale Gigi Ponti che si è impegnato in questi mesi nell’azione di interrogazione e documentazione della situazione dei 500mila metri quadri dell’area dismessa. L’intera serata si è sviluppata prendendo in esame in primo luogo le prospettive di recupero per il futuro, mettendo in secondo piano il tema sicurezza che comunque è stato toccato soprattutto nella animata interlocuzione con il sindaco Filippo Vergani, seduto tra il pubblico ma chiamato a più riprese ad interloquire con i relatori della serata. Il dibattito è iniziato con una relazione tecnica del consigliere comunale ed ex sindaco di Bovisio Masciago, Giuliano Soldà che, avvalendosi di slide e disegni tecnici ha mostrato concretamente ai presenti la situazione della ex Snia: con in primo piano il commerciale sul versante ovest a ridosso della comasina, a lato del supermercato Iperal recentemente inaugurato e che entro il 2026 dovrebbe essere affiancato da altri punti vendita. A margine di questo sito dovrebbe sorgere il settore logistico, che rimane in forte discussione per la questione delle bonifiche. Come sottolineato durante gli interventi e come confermato dallo stesso sindaco Vergani, la Regione ha più volte presentato obiezioni anche importanti al piano illustrato dall’operatore. 

Varedo, ex Snia, il progetto di rinascita: il sindaco, Filippo Vergani difende il progetto

«Si parla addirittura di 7-8 obiezioni al piano di intervento di bonifica, che dovrebbe scendere fino a 15 metri di profondità o anche più» come precisato dal consigliere comunale Mauro Zaina, anche lui intervenuto al tavolo dei relatori. Insomma, ciò che è emerso dalla serata è che in teoria il piano di recupero è pronto – con il residenziale proposto sul versante di via Umberto I, un parco e servizi sul versante della ferrovia, logistica e commerciale in riferimento alla comasina, il sottopasso viabilistico e il parco del Seveso al confine con Palazzolo – ma in realtà ancora parecchie sono le incognite che permangono. E la chiave di tutto rimane una bonifica che tarda, che ha costi altissimi anche per effetto dell’inquinamento profondo e drammatico e selvaggio che l’area ha subito nel corso dei decenni dell’attività della Snia Viscosa. Tante incognite potrebbero avere dei chiarimenti con l’approvazione definitiva del Pgt in arrivo nella serata del 13 febbraio in consiglio comunale.