Miglior tempo cronometrato per la Ferrari di Charles Leclerc in un imprevedibile venerdì di prove del Gran Premio di Ungheria. Si corre all’Hungaroring, dove McLaren si riconferma per il terzo weekend di fila, piazzando l’aggiornata monoposto numero 4 di Lando Norris al secondo posto a soli 15 millesimi dalla Rossa. Terza l’Alpine del francese Pierre Gasly, davanti alla sorprendente Alpha Tauri di Yuki Tsunoda.
Solo undicesimo il campione del mondo Max Verstappen, rallentato nel suo giro lanciato da un problema elettrico. Nessuna delle due Red Bull entra quindi in top ten, con la RB-19 di Sergio Perez diciottesima, reduce dall’incidente delle FP1. Non bene per la famiglia Red Bull, che in queste Prove Libere del Gran Premio di Ungheria corre sotto i riflettoripuntati: con il sedile di Perez (escluso dalla zona nobile della griglia di partenza da 5 GP consecutivi) in equilibrio precario, la sorella minore Alpha Tauri lancia il primo avvertimento, sostituendo il neo-arrivato Nyck De Vries (privo di miglioramenti nel corso della stagione), con la “vecchia guardia” Daniel Ricciardo.
FP1 vanificate dalla pioggia e da due bandiere rosse
La prima sessione di Prove Libere inizia subito con il piede sbagliato per il messicano di Red Bull: Sergio Perez finisce nel muro a Curva 5, a causa di un errore di guida, nel corso del suo primo giro lanciato. È subito bandiera Rossa e la sessione viene interrotta a meno di 5 minuti dal semaforo verde. La pioggia inizia a cadere battente con lo spiegamento della bandiera verde, trasformando in impraticabile con le gomme da asciutto la pista, che diventa protagonista di diversi lunghi e testacoda. Anche la Ferrari numero 55 di Carlos Sainz si rende protagonista di un fuoripista che provoca la seconda bandiera rossa a 14 minuti dalla fine della sessione. La pioggia distrugge quindi il lavoro dei team, che non riescono a raccogliere i dati fondamentali per affrontare il nuovo formato di qualifiche in vigore dalle prove ufficiali di sabato, soprattutto in virtù del maltempo previsto per la seconda sessione del pomeriggio. In queste condizioni i più veloci sono George Russell e Oscar Piastri, autori di una sfida sul filo della bandiera a scacchi. Non giudicabile la prestazione del nuovo arrivato Daniel Ricciardo, fuori dai box solo per sette giri.
FP2: Niente pioggia, ma il nuovo formato non piace
La seconda sessione di Prove Libere del GP di Ungheria si svolge sull’asciutto, dando la possibilità ai team di raccogliere dati fondamentali e recuperare il tempo perduto. Allo scattare del semaforo verde c’è subito grande traffico in pista: ai box restano solo i piloti Red Bull, Ferrari e Mercedes. In pista si susseguono programmi di lavoro diversi alla luce del format sperimentale che verrà provato in Qualifica: L’alternative Tyre Allocation. Con questo formato, che, sulla falsa riga di quanto previsto per le qualifiche sprint, prevede l’utilizzo di una mescola obbligatoria per le diverse sessioni di qualifica, Formula 1 prevede di risparmiare set di gomme per l’evento di gara. Per il Q1 sarà quindi obbligatorio far registrare un tempo cronometrato su gomme hard, mente su medie nel Q2 e soft nel Q3. Stando a quanto dichiarato però, il nuovo regolamento convince poco i piloti dei top team e il campione del mondo Max Verstappen, che hanno sottolineato l’impossibilità di girare abbastanza per dover salvare le gomme per il resto del weekend. Nonostante il degrado nel finale, il miglior tempo è stato quello di Charles Leclerc, mentre Norris, con il secondo tempo si è dimostrato molto competitivo sia sul giro secco che sul long run.