Il presidente del Consiglio regionale Federico Romani è intervenuto sabato 27 maggio a Concorezzo in piazza Falcone e Borsellino alla cerimonia dedicata al magistrato ucciso 31 anni fa in occasione della strage di Capaci del 23 maggio.
“Non esiste in Italia un Comune che non abbia intitolato una piazza, un monumento, un edificio, una scuola o una sala a Falcone e Borsellino, come testimonia anche la piazza in cui ci troviamo oggi. Ma c’è una cosa che mi ha particolarmente colpito: un quinto delle piazze e dei parchi pubblici inaugurati negli ultimi 15 anni nel nostro Paese è intitolato proprio a Falcone e Borsellino. Una piazza e un parco richiamano sempre elementi e valori come la socialità, l’aggregazione, e con il verde presente e gli spazi liberi e fruibili all’aria aperta simboleggiano la libertà e la rinascita della comunità che lì si ritrova, utilizzati soprattutto da bimbi e famiglie. Qui, in queste caratteristiche, sta il messaggio e l’eredità di Falcone e Borsellino, che sono anche lo stesso messaggio che vogliamo dare oggi con questa cerimonia in questa piazza, anche qui spazio aperto, spazio di aggregazione, spazio di socialità, spazio di libertà” ha detto Romani.
Legalità, Romani a Concorezzo ha ricordato l’impegno della Regione
“La legalità – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – è sempre un modo di essere, di vivere, di credere e di pensare, prima ancora che un codice o un insieme di regole da imporre e rispettare” e ha ricordato l’impegno contro la mafia del Consiglio regionale della Lombardia. Anche in questa legislatura è stata istituita una Commissione speciale antimafia che lavorerà per promuovere la cultura della legalità.
Nel corso dell’anno l’istituzione regionale promuove inoltre numerose iniziative che coinvolgono ragazzi e studenti per sensibilizzarli sul tema della mafia e della legalità attraverso spettacoli teatrali, letture e presentazione di report e dossier con la collaborazione delle principali associazioni antimafia e dei rappresentanti delle forze dell’ordine.
Infine, grazie legge regionale 10/2004 sono ricordati i tanti agenti e uomini che si sono sacrificati per la sicurezza e incolumità nell’adempimento del dovere e vittime della mafia e del terrorismo: a loro è dedicata ogni anno una giornata, che cade il 6 febbraio, a ricordo del tragico episodio che nel 1977 al casello autostradale di Dalmine vide l’uccisione di due agenti da parte della banda Vallanzasca. La legge stanzia anche risorse per organizzare iniziative formative rivolte alle scuole e ai giovani.