C’è un italiano che ha fatto meglio di Jannick Sinner (eliminato ai quarti da Zverev) al Masters di Montecarlo. È Yari Bernardo, milanese di nascita e casa in Brianza, in semifinale nel torneo di doppio con la coppia formata da Marcelo Arevalo e Jean-Julien Rojer: all’uscita dal Court Rainier III, il campo centrale del Country Club, saranno tra i primi venti del mondo nel ranking dedicato.
Bernardo allena Arevelo da quattro anni e dal 2018 è capitano della squadra di Coppa Davis di El Salvador. Quando non è in giro per il mondo per tornei, torna alla base a Robbiate e allena i suoi ragazzi in Brianza. Una programmazione serrata in un sport sempre più selettivo.

«A Montecarlo è un torneo di livello assoluto – racconta da Montecarlo al termine dell’ultimo allenamento prima della semifinale (contro i colombiani Cabal-Farah) – Conosco Marcelo da quando era piccolo e lavoriamo insieme anche per il doppio con Rojer, che è olandese: quando abbiamo iniziato erano intorno alla posizione 90 al mondo».
Che atmosfera si respira a Montecarlo? «Credo sia il primo torneo vicino alla normalità da due anni a questa parte: non abbiamo più controlli serrati e bolle, c’è davvero molta gente».
