Monza – Finché non ci sarà la conferma ufficiale dalla società, si tratta ancora di indiscrezioni, voci, ma l’imprenditore di cui avevamo parlato nei giorni scorsi, l’uomo d’affari pronto a rilevare le quote di maggioranza del Monza, sarebbe Anthony Armstrong Emery. Britannico trapiantato in Brasile ormai da un decennio, è il ricco proprietario dell’EcoHouse Group, multinazionale delle costruzioni con base in Inghilterra ma attività sviluppate in tutto il mondo.
Non solo, il pezzo grosso, così l’avevamo chiamato nell’articolo in cui ne proponevamo l’identikit, è già attivo nel mondo dello sport: controlla infatti l’Alecrim, club brasiliano impegnato quanto nel campionato di rugby professionistico, tanto nel campionato dilettanti del calcio. La trattativa è stata imbastita dallo stesso Clarence Seedorf, da qualche mese di stanza in Brasile, e poi conclusa da Deborah Martin, l’agente incaricato dalla (vecchia?) proprietà per i negoziati di vendita.
Il nuovo proprietario, qualora dovesse veramente arrivare la firma, si accollerà tutti i debiti del Monza (ad eccezione di quelli verso le banche) e gli stipendi di giocatori e staff, pur accordando una quota di minoranza a Seedorf, stimata tra 15 e 20%. Le tempistiche per la firma e per l’ufficializzazione dell’accordo sono dettate dall’esigenza di versare, entro il 16 aprile, gli emolumenti dovuti per il bimestre gennaio-febbraio 2013.
Come avevamo già specificato, se la trattativa non dovesse concludersi positivamente, alla centenaria società brianzola non rimarrebbe che portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento. Ci mancava giusto il nome. Ora abbiamo anche quello. Sempre in attesa del lieto fine. Intanto la squadra è pronta a sfidare il Forlì per una posizione nei playoff. Con una vittoria potrebbero esserci doppi festeggiamenti.