Per ora è solo rinviata a fine gennaio 2019 la beffa che, ormai, sembra essere diventata una tradizione di inizio anno per gli automobilisti. Ma è rinviata anche la ripresa della protesta del territorio contro ulteriori rincari della mobilità. Il nuovo aumento del pedaggio al casello della tangenziale di Agrate non è stato applicato subito, dal primo gennaio, da Serravalle Milano Tangenziali spa che in una nota di fine anno ha comunicato che “l’adeguamento tariffario riconosciuto per l’anno 2019 per la rete autostradale in concessione è sospeso per l’intero mese di gennaio”. Tempo che la società concessionaria della Tangenziale Est userà per “sottoporre – prosegue la nota – la questione dell’eventuale variazione tariffaria al Consiglio di amministrazione, dopo un opportuno confronto con gli azionisti pubblici”.
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Ce n’è abbastanza nel Vimercatese non solo per preoccuparsi del nuovo rincaro, ma anche per recuperare la protesta iniziata un anno fa, quando dal primo gennaio 2018 scattò l’aumento di quasi il 20% del pedaggio per passare dalla barriera della Tangenziale Est di Agrate Brianza. Una misura che alzò da un giorno all’altro da 1,70 a 2 euro il costo per ogni transito al casello e che portò nei giorni successivi 35 sindaci del Vimercatese a protestare con una manifestazione congiunta davanti alla barriera di Agrate per una misura denunciata come un ulteriore balzello a carico di un territorio, che ha già pagato per l’autostrada senza avere mai ricevuto gli interventi promessi per migliorare mobilità e trasporti pubblici, a partire dalla metropolitana. A Vimercate il sindaco Francesco Sartini è pronto a riprendere da dove ci si era fermati nel 2018 e anche a rincarare la dose perché «si rischia – dice Sartini – una crisi grave dei trasporti nel nostro territorio dopo anche l’annuncio di Trenord di sopprimere alcune corse dei treni, oppure la chiusura del ponte di Paderno e di altri importanti ponti per la nostra zona.
La protesta fatta nel 2018 con gli altri sindaci non ha perso nulla in quest’anno e può essere rilanciata, anche perché allora c’erano state delle promesse che non sono state mantenute». C’è un mese d’attesa e «mi auguro che tutte le forze politiche coinvolte rivalutino la questione. Va ripensata la logica che vorrebbe un ulteriore aumento del pedaggio ma se poi ci dovesse essere, sono pronto a richiamare anche gli altri sindaci del territorio per una nuova manifestazione contro queste scelte che già hanno penalizzato molto e troppo Vimercate e il Vimercatese»