Un pugno dopo il concerto al parco di Monza: l’aggressore ai domiciliari

Arresti domiciliari per il 35enne indagato per l’aggressione a un coetaneo colpito con un violento pugno dopo il concerto di Manu Chao al parco di Monza nel mese di giugno. Intanto il ferito, dopo diversi interventi chirurgici, è stato trasferito in una struttura di riabilitazione.
Viale Mirabello al parco di Monza
Viale Mirabello al parco di Monza Radaelli Fabrizio

Arresti domiciliari per il 35enne indagato per l’aggressione a un coetaneo colpito con un violento pugno dopo il concerto di Manu Chao al parco di Monza nel mese di giugno. Adrian A. ha lasciato il carcere, dove era detenuto a seguito delle indagini condotte dalla polizia di stato dopo il ritrovamento del monzese, residente da qualche anno in provincia di Torino. A proposito di quest’ultimo trapelano notizie positive circa le sue condizioni, dopo diversi interventi chirurgici effettuati allo scopo di contenere l’ematoma alla testa.
Il 36enne è stato trasferito dall’ospedale in una struttura di riabilitazione. La cautela è comunque d’obbligo, vista la gravità delle condizioni in cui versava dopo i fatti.

L’indagato lavorava a un chiosco di panini allestito lungo viale Mirabello. Tra i lavoranti e il ferito sarebbe scoppiato un litigio, sfociato poi nel tremendo knock-out ad opera del cittadino rumeno. Un aiuto decisivo alla ricostruzione di quella drammatica serata, l’hanno data gli amici del ferito, che già la notte stessa hanno fornito elementi utili agli inquirenti per l’individuazione dell’aggressore, trovato e fermato il giorno successivo al concerto, mentre si trovava a Milano.

L’indagato sostiene che il 36enne ha preso un’asta di sostegno alle tende del chiosco in tono minaccioso, ma la sua versione sarebbe smentita dagli esiti delle indagini.