Seregno, ustionati sul bus: «Sedile bagnato? Non potevo accorgermi»

Parla uno dei due studenti rimasto ustionato ai glutei dopo essersi seduto su un sedile del pullman preso per andare a scuola: «Non potevo accorgermi che il sedile fosse bagnato perché era di stoffa». L’assistenza dei docenti della squadra di pronto soccorso
Rita Troiani, dirigente scolastico del Levi, Roberto Merendi, docente e Rosy Schipani, due componenti della squadra di pronto soccorso
Rita Troiani, dirigente scolastico del Levi, Roberto Merendi, docente e Rosy Schipani, due componenti della squadra di pronto soccorso Foto Paolo Volonterio

Hanno riportato ustioni di secondo grado ai glutei con una prognosi l’uno sette giorni, l’altro di venti. Con questo referto due studenti del centro scolastico di via Briantina, venerdì mattina, poco dopo le 9,30 sono stati dimessi dal Pronto Soccorso dell’ospedale san Gerardo di Monza, che rinviava ai medici curanti la prosecuzione delle cure, salvo peggioramenti e di nuovo ricorso all’ospedale.


LEGGI Seregno, studenti ustionati sul bus: c’è il Ris di Parma per le analisi

Tutto è iniziato quando i due ragazzi sono scesi dall’autobus delle Autoguidovie, lo Z 242, proveniente da Renate. Erano circa le 8,20, quando P.A., 16 anni di Cassago Brianza, che frequenta la 1 Q Cat, entrava in classe e subito si rivolgeva all’insegnate della prima ora, la docente Monia Nasto, alla quale raccontava di sentire un gran bruciore ai glutei e di poter uscire di classe. Subito la docente avvertiva, il personale interno addetto al pronto soccorso.

Il ragazzo veniva portato in bagno e il docente responsabile della squadra di pronto soccorso Roberto Merendi, assistito dall’altra addetta Rosy Schipani, costatavano delle larghe escoriazioni simili a croste o macchie su entrambi i glutei. Immediatamente veniva allertata l’ambulanza. Il ragazzo riferiva che sul bus accanto a lui era seduto anche uno studente del Bassi col quale aveva fatto il viaggio e anche lui aveva avvertito dei forti bruciori poco dopo essersi seduti. P.A. chiesto di maggiori dettagli raccontava al docente che “ ci eravamo seduti su dei sedili che apparivano velatamente bagnati credendo fosse pioggia non ci abbiamo badato più di tanto.

Pochi minuti dopo, seduti l’uno accanto all’altro, abbiamo dovuto alzarci perché sentivamo dei bruciori ai glutei e così abbiamo trascorso la maggior parte del tragitto in piedi. Bruciori che col trascorrere del tempo aumentava sempre più”. Il professor Merendi si recava subito al Bassi, dove però lo studente di 2 B Afm di Cremella, non era ancora entrato in classe rimanendo all’interno dell’istituto.

Intanto la dirigente del Bassi, Carola Gavazzi, informava dell’accaduto la locale stazione dei Carabinieri, che prontamente inviava dei militi che prendevano atto dell’accaduto. Nel frattempo erano stati anche informati i genitori dei due studenti. Per il giovane di Cassago si precipitavano i nonni, che si erano ulteriormente spaventati all’arrivo della presenza dei Carabinieri, ma venivano subito tranquillizzati e informati che per quando accaduto non c’era da allarmarsi ulteriormente, e si accodavano all’ambulanza che nel frattempo era partita in direzione Monza.

Al Pronto Soccorso del San Gerardo i due studenti venivano prontamente visitati e medicati con unguenti e prescrivendo loro un antibiotico. E dopo mezz’ora venivano dimessi con la prognosi di ustioni di secondo grado e sette giorni di prognosi . I carabinieri della locale compagnia avviavano subito delle indagini. Sui sedili del pullman, dov’erano seduti i due ragazzi, veniva riscontrata la presenza di un materiale liquido. Questa mattina, P.A. della 1 Q del Levi, accompagnato dalla mamma, si presentava regolarmente alle lezioni. E forniva ulteriori particolari dell’accaduto. “Quando mi sono seduto – ha detto- non potevo accorgermi che il sedile fosse bagnato perché era di stoffa. Solo dopo qualche momento ho iniziato ad avvertire il bruciore, perché la stoppa dei pantaloni si era impregnata di qualcosa di liquido che c’era all’interno del sedile. Quando gli addetti alla squadra di pronto soccorso del Levi aveva costatato le mie condizioni, avevo visto che i miei pantaloni da bianchi erano diventati di un colore blu come i sedili del bus. Pantaloni che poi i Carabinieri di Seregno mi hanno chiesto di lasciare a loro i pantaloni per continuare le indagini”.