Rubavano le borsette alle clienti del centro commerciale: un arresto e una denuncia

Sono ritenuti i responsabili di almeno sette furti ai danni di altrettante donne, clienti di un centro commerciale: una coppia composta da due nomadi di 44 e 39 anni, domiciliati in provincia di Monza - lui arrestato, lei denunciata - specializzati nel rubare le borse dalle auto delle vittime mentre queste ultime si allontanavano per posare il carrello della spesa.
La vittima, in primo piano e, indicata con la freccia, l’auto dei ladri
La vittima, in primo piano e, indicata con la freccia, l’auto dei ladri

Sono ritenuti i responsabili di almeno sette furti tutti con la medesima tecnica a i danni di altrettante donne, clienti di un centro commerciale, tra i 55 e gli 80 anni di età. Una coppia composta da due nomadi di 44 e 39 anni, domiciliati in provincia di Monza – lui arrestato, lei denunciata dai Carabinieri della Stazione di Arese – specializzati nel rubare le borse dalle auto delle vittime mentre queste ultime si allontanavano per posare il carrello della spesa.

I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano al termine di accertamenti dopo alcuni furti, avvenuti nell’ultima parte dello scorso anno all’interno del parcheggio di un centro commerciale della zona. I due ladri, come hanno potuto ricostruire i carabinieri, percorrevano con la propria utilitaria le corsie del parcheggio, entravano in azione, arrestando la marcia nei pressi delle auto designate e colpendo in maniera fulminea, dandosi poi alla fuga.

I due, già noti ai Carabinieri del posto, sono stati identificati grazie ai frame dei filmati di videosorveglianza della zona commerciale e di una banca di Senago (MI), presso il cui sportello bancomat erano soliti effettuare prelievi di contante con le carte di credito e i bancomat appena rubati. Gli accertamenti condotti dai militari hanno consentito di ricondurre alla coppia almeno 7 episodi, che gli hanno fruttato circa 2.000 euro.

L’arrestato è stato condotto a San Vittore, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre la donna rimane in stato di libertà in attesa della definizione del procedimento penale.