Recupero dell’ex Borsa alla Villa reale: che sia la volta buona?

Partita aperta per finanziare il recupero dell’ex Borsa alla Villa reale di Monza: a palazzo Lombardia confermano la volontà di inserire il progetto nel bilancio regionale, ma serve il via libera di Maroni. La Regione pensa a spartire la spesa con il Comune, Monza si augura paghi tutto.
Recupero dell’ex Borsa alla Villa reale: che sia la volta buona?

Dipende tutto da Maroni. Il destino dell’edificio dell’ex scuola Borsa, che dovrebbe ospitare alcune aule dell’adiacente liceo artistico Nanni Valentini, è nelle mani della Giunta regionale. Servono più di 5 milioni di euro per restaurare le antiche scuderie della Villa reale, metà dei quali dovrebbero arrivare dalle casse del Comune e metà dalla Regione, dicono a Milano. In tempi di crisi – la legge di Stabilità ha tagliato 930 milioni di euro – la questione non è di facile soluzione, ma a Palazzo Lombardia, ci tengono a precisare, ce la stanno mettendo tutta per mettere i fondi a bilancio 2015.

La vicenda, come è stata raccontata diverse volte, si ripropone da qualche anno: un accordo di programma del 2002 tra Governo e Regione prevedeva il restauro di tutta la Villa reale. Per motivi di bilancio, dai lavori rimase fuori l’ex Borsa, ormai inagibile dal 2012. Da allora, i fondi per la riqualificazione dell’edificio sono rimbalzati di anno in anno. Se la faccenda è rimasta al palo – ha spiegato la consigliera del Pd Laura Barzaghi – è perché la giunta Formigoni aveva ipotizzato di trasferire il liceo in un nuovo edificio, la cui costruzione, però, sarebbe costata una follia.

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Lo scorso anno, poi, su iniziativa del M5S sollecitato dal comitato dei genitori, il tema è tornato di attualità e al Pirellone è iniziata una mobilitazione bipartisan: un’interrogazione in consiglio del grillino Gianmaria Corbetta, la mediazione del Pd, un incontro con l’assessore all’Istruzione Valentina Aprea. Infine, a fine dicembre 2014, un ordine del giorno del presidente della commissione Cultura Luca Ferrazzi (lista Maroni) approvato in Consiglio Regionale con il quale si è ufficialmente chiesto l’impegno della Giunta per sbrogliare la matassa in tempi brevi. Cosa si intenda per brevi è difficile a dirsi. I tempi della politica sono quelli che sono, l’ultimo atto in merito e di poco più di un mese fa. In assessorato non si sbilanciano: ci stiamo lavorando, fanno sapere, è nell’interesse di tutti trovare una soluzione.

L’ottimismo del Comune è stato dimostrato una settimana fa dalle parole dell’assessore ai lavori pubblici Marrazzo. Dal Comune attendono la conferma del finanziamento da parte della Regione per l’avvio dei lavori di riqualificazione dell’Istituto d’Arte di via Boccaccio. «Siamo fiduciosi sul finanziamento di Regione Lombardia, abbiamo buoni motivi per credere che verrà confermato lo stanziamento dei fondi e speriamo che questo possa avvenire entro quest’anno in modo che noi possiamo passare al progetto definitivo. Finora, infatti, siamo ancora alla fase di progetto preliminare» dichiara l’assessore alle Opere pubbliche, Antonio Marrazzo. Il costo previsto per l’intervento di riqualificazione della scuola è di 5,7 milioni di euro: «Crediamo che sia un intervento che Regione Lombardia può, e vuole, finanziare interamente anche perché dopo l’abolizione delle Provincia questo ente non può più partecipare al contributo, come si prevedeva» conclude Marrazzo. La conferma che l’amministrazione comunale creda in questo intervento è dimostrata dal fatto che la riqualificazione dell’immobile che ospita l’Istituto d’Arte è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche approvato qualche settimana fa dalla giunta.