Profughi, arriva il quarto hub: è una casa cantoniera di Carate Brianza

Dopo Monza, Limbiate e Agrate anche a Carate Brianza è stato aperto un hub per i profughi. Si tratta della casa cantoniera di via Mosè Bianchi, un edificio in grado di ospitare circa 20 richiedenti asilo. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal prefetto di Monza, Giovanna Vilasi.
Un altro hub in Brianza per accogliere i “richiedenti asilo”
Un altro hub in Brianza per accogliere i “richiedenti asilo”

Dopo Monza, Limbiate e Agrate anche a Carate Brianza è stato aperto un hub per i profughi. Si tratta della casa cantoniera di via Mosè Bianchi, un edificio in grado di ospitare circa 20 richiedenti asilo.

La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal prefetto di Monza, Giovanna Vilasi. Il sindaco di Carate, Francesco Paoletti, ha nel frattempo inviato una lettera a tutti i residenti delle vie limitrofe alla casa cantoniera per avvisarli della presenza del nuovo hub. Paoletti in particolare ha spiegato che non sarà necessaria l’installazione di tende visto che gli ospiti vivranno unicamente all’interno dell’edificio. Esternamente verrà collocata solo una struttura temporanea parzialmente coperta con i servizi igienici.

Il nuovo hub viene dopo quello aperto tra le polemiche (LEGGI QUI) a Agrate Brianza . Particolarmente polemico era stato il consigliere leghista Massimiliano Romeo, capogruppo regionale: «La Brianza sta diventando la terra promessa dei clandestini. E questo grazie all’immensa e inopportuna disponibilità della Provincia che ha deciso di concedere i propri spazi e i propri immobili sia ad Agrate, nella ex-Casa Cantoniera che a Limbiate, nella sede di Mombello. Dato che gli esponenti PD alla guida della Provincia stanno dimostrando di avere più a cuore le sorti dei clandestini anziché quelle dei residenti, chiederò al governatore Maroni di non concedere più alcun contributo regionale alla Provincia di Monza e Brianza».