Monza, due multe al giorno nei parcheggi riservati ai disabili

Gli automobilisti monzesi non rispettano la mobilità dei diversamente abili e ogni giorno, in città, vengono comminate quasi tre contravvenzioni per aver parcheggiato senza averne diritto in un posteggio riservato ai disabili o davanti agli scivoli dei marciapiedi.
Monza, auto sui parcheggio riservati ai disabili
Monza, auto sui parcheggio riservati ai disabili Fabrizio Radaelli

Gli automobilisti monzesi non rispettano la mobilità dei diversamente abili e ogni giorno, in città, vengono comminate quasi tre contravvenzioni per aver parcheggiato senza averne diritto in un posteggio riservato ai disabili o davanti agli scivoli dei marciapiedi.

Nel solo 2015, come riferiscono dal comando della Polizia locale, sono state emesse 718 multe ad altrettanti automobilisti che hanno occupato impropriamente i posti riservati ai diversamente abili e 234 a coloro che, in barba ai divieti e soprattutto al buon senso, magari perché in ritardo al lavoro o a un appuntamento, hanno lasciato la vettura davanti allo scivolo impedendo perciò alle persone sulle sedie a rotelle e alle mamme con le carrozzine di scendere dal marciapiede. Contravvenzioni che comportano la perdita di due punti sulla patente e una multa di 85 euro che, facendo un conto approssimativo e senza ipotizzare coloro che pagandola in anticipo hanno ricevuto uno sconto, porta nella casse del Comune quasi 81mila euro.

E quella di parcheggiare l’auto nei posti non consentiti o impedendo alle persone che si muovono sulla sedia a rotelle di scendere dal marciapiede è senza dubbio una delle abitudini più odiate, e anche postate su facebook, con costanti segnalazioni e immagini di auto parcheggiate in divieto.
Rabbia, soprattutto da parte di coloro che non possono per esempio scendere in fondo al marciapiede dove non c’è lo scivolo, oppure percorrere dieci minuti di strada a piedi. Persone per le quali, quel posto contrassegnato con il disegno della persona sulla sedia a rotelle è un diritto al quale avrebbero fatto molto volentieri a meno. E la rete, in questi casi, si schiera immediatamente con la vittima chiedendo maggiori controlli e soprattutto sanzioni sempre più severe nei confronti di chi, per sbadataggine o più spesso per maleducazione e inciviltà, rende impossibile lo spostamento a coloro che, costretti sulla sedia a rotelle, lottano ogni giorno per una maggiore autonomia. Bloccata poi inesorabilmente da chi non rispetta le regole.

Ma anche i vigili hanno il loro bel da fare nel sanzionare, cercando soprattutto di evitare di incappare in possibili ricorsi da parte di automobilisti che, pur sapendo di essere nel torto, giocano la carta del giudice di pace.

«I cittadini spesso si stupiscono che si commini la sanzione ma non si rimuova il mezzo – precisano dal comando – Alcune volte non è possibile: ad esempio quando a terra non sono segnate le strisce del parcheggio o, ancora, se i cartelli di divieto sono coperti dalla vegetazione».

Un ruolo certamente da protagonista lo hanno gli stessi portatori di handicap che, imbufaliti, non ci pensano due volte a chiamare immediatamente la polizia locale per denunciare il parcheggio abusivo e chiedere aiuto per scendere dal marciapiede o posteggiare l’automobile. E sono gli stessi vigili a chiedere la collaborazione dei cittadini. «Affinchè ci segnalino, chiamando la centrale operativa, la presenza di mezzi che ostacolano il passaggio», precisano.