Disastro Lombarda Petroli: Comune di Monza e Provincia restano senza risarcimenti

È sul piano civilistico che si apre la partita più importante della vicenda Lombarda Petroli. Quella dei risarcimenti per i danni provocati dalla tristemente nota «onda nera» riversata nel Lambro nel 2010. Da cui sembrano esclusi il Comune e la Provincia di Monza.
Monza, il depuratore Alsi e gli idrocarburi riversati dalla Lombarda petroli
Monza, il depuratore Alsi e gli idrocarburi riversati dalla Lombarda petroli FABRIZIO RADAELLI

È sul piano civilistico che si apre la partita più importante della vicenda Lombarda Petroli. Quella dei risarcimenti per i danni provocati dalla tristemente nota «onda nera».

Quasi 2.500 tonnellate, tra olii combustibili e gasolio, che attraverso gli scarichi fognari, raggiunsero il depuratore di Monza, si tuffarono nel Lambro, e proseguirono fino all’Adriatico, seguendo il corso del Po. Gli imputati condannati in secondo grado (il custode Giorgio Crespi e uno dei due petrolieri, Giuseppe Tagliabue) sono stati condannati al pagamento del danno nei confronti delle parti costituite. Unitamente alla Lombarda Petroli spa in qualità di responsabile civile.


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E sotto quest’ultimo aspetto il dispositivo della sentenza dice che l’azione nei confronti della società può essere intrapresa solo da alcune parti civili. Tutti quegli enti che non hanno rinunciato all’Appello: il comune di Villasanta, rappresentato dall’avvocato Giampiero Fagnani, il ministero dell’Ambiente, Regione Emilia Romagna e l’Agenzia interregionale per il fiume Po. Un processo quello per l’ecodisastro di 6 anni fa, che sembrava «morto», e che invece si è rovesciato.

Stando a quanto dicono le carte della sentenza, non ci hanno creduto in tanti, a partire dal Comune e dalla Provincia di Monza, Regione Lombardia, o Legambiente (ma anche Brianzacque e Parco Valle Lambro), che non si sono costituiti in secondo grado (“parti civili non appellanti”). Una beffa, visto che ora non potranno trascinare davanti al giudice civile per la rifusione del danno la Lombarda Petroli.


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Sul punto è arrivata la nota da parte del comune: «Nel processo per lo sversamento di idrocarburi nel Lambro dall’impianto della Lombarda Petroli, il Comune di Monza, già costituito parte civile nel primo grado di giudizio, era presente anche nel processo d’appello, che si è appena concluso con l’importante riconoscimento da parte della Corte della responsabilità, a titolo colposo, della proprietà nel disastro del 2010. L’ufficio legale del Comune attende ora le motivazioni della sentenza per proporre alla giunta le azioni successive, tra cui la proposizione di un giudizio civile per la richiesta di risarcimento dei danni che il disastro ha provocato alla città di Monza, non solo materiali, ma anche morali e d’immagine».