Desio: ville con piscina sequestrate ai boss e date al Comune

Sei immobili, tra i quali una villa con piscina interna e un’altra da oltre 400 metri quadrati edificata abusivamente, su proposta della Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sono finiti nella disponibilità del Comune .
La villa con piscina interna di via prati
La villa con piscina interna di via prati

La Giunta del sindaco Roberto Corti ha detto sì. Siamo interessati all’utilizzo degli immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata sul territorio di Desio. Ce ne sono di nuovi rispetto a quelli già trasferiti al Comune nel recente passato. Dopo l’avvenuta confisca definitiva, i beni passano di proprietà dello Stato e vengono gestiti dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Sono sei, a Desio, così come l’Agenzia stessa ha comunicato. Si tratta di un appartamento di circa 50 metri quadri in via Tonale 54; un altro di circa 80 metri quadri in via Paganini 8, con box; una villa indipendente di circa 300 metri quadri con piscina interno, cortile e box auto in via Prati 52; una villa indipendente di circa 270 metri quadri con giardino e box in via Adamello 51; un capannone in stato semigrezzo in via Ferravilla 144 e villa di circa 415 metri quadri su via per Bovisio, edificata abusivamente, con cortile e terreno agricolo di circa 2735 metri quadri; un appartamento con soggiorno, angolo cottura, due camere, bagno, disimpegno e balconcino, in condominio in via Fratelli Cervi 29.

L’Agenzia nazionale ha dunque informato l’amministrazione comunale se ci fosse interesse all’acquisizione. «Non abbiamo ad oggi elementi per sapere perché lo Stato sia arrivato alla confisca di questi immobili – ha detto il sindaco Roberto Corti -. La legge prevede il loro trasferimento in via prioritaria dall’Agenzia nazionale ai comuni di appartenenza, proprio come è stato fatto. Ora si aprono davvero tante possibilità per le associazioni cittadine che operano in campo sociale e assistenziale. Sono appartamenti e ville abitate fino a poco tempo fa, in buono stato. Per la villa di via Prati, ad esempio, con la presenza di una piscina interna, sarebbe ipotizzabile la realizzazione di un centro per anziani».

«La proprietà di via Ferravilla, invece, era già oggetto di attenzione, perché le costruzioni sono abusive. Avevamo già avviato un procedimento per l’acquisizione al patrimonio comunale» ha detto Corti. La legge prevede che i Comuni possano amministrare direttamente i beni confiscati alla criminalità organizzata e a loro assegnati. Oppure possono consorziarsi o assegnarli in concessione ad enti, associazioni, comunità, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, nel rispetto dei principi di trasparenza. Inoltre, nel caso i beni non venissero richiesti ed assegnati, possono essere venduti ed il ricavo impiegato esclusivamente per finalità sociali.