Desio, semina il panico simulando rapine a mano armata e poi: «È uno scherzo, sono uno scrittore»

Uno scherzo di Halloween in anticipo, un esperimento sociologico. Ha rimediato una denuncia per procurato allarme l’uomo che la scorsa settimana ha seminato il panico in centro a Desio: ha minacciato passanti e negozianti simulando una rapina a mano armata. Prima di dire a tutti: «Lascia perdere, è uno scherzo: sono uno scrittore».
Carabinieri
Carabinieri Cristina Marzorati

Ha seminato il panico per almeno un’ora l’uomo che giovedì pomeriggio della scorsa settimana ha minacciato passanti e negozianti di Desio, dicendo di avere una pistola in tasca e chiedendo soldi. Per poi, subito dopo, dire che si trattava di uno scherzo. Dopo varie segnalazioni in zona stazione e in centro città, i carabinieri sono riusciti a individuarlo e raggiungerlo.

«Sono uno scrittore e sto scrivendo un thriller. Voglio vedere le reazioni della gente davanti alla minaccia di un’arma». L’uomo, 40 anni, residente a Varese, ma di fatto senza fissa dimora e con qualche precedente penale alle spalle, è stato denunciato per procurato allarme.

La sua prima “vittima” è stato uno studente fermato per la strada, in zona stazione, nel primo pomeriggio. Con un bastoncino di legno infilato nella tasca della felpa, ha sorpreso alle spalle il ragazzo e gli ha ordinato di consegnargli i soldi, sotto minaccia.
«Dammi i soldi, ho una pistola in tasca». Lo studente, spaventato, stava per prendere il portafoglio, quando si è sentito dire «Non importa, stavo scherzando». L’uomo è poi sparito velocemente. La scena si è ripetuta poco dopo, ai danni di una donna di 40 anni, che il finto rapinatore ha fermato in via Filippo da Desio. Anche lei, come il ragazzo, è stata minacciata. Ma poi l’uomo le ha detto: «Lascia stare, è uno scherzo» E anche lei come aveva fatto lo studente poco prima, ha avvisato il 112.

L’uomo si è poi spostato in via Volta e ha suonato alla porta di un’agenzia di assicurazioni. «Questa è una rapina» ha detto all’impiegata, una volta entrato nell’ufficio, indossando la felpa col cappuccio in testa e fingendo di avere la pistola in tasca. L’impiegata, spaventata, stava per consegnargli i soldi. Ma lui, come nelle altre occasioni, l’ha fermata. «Non mi interessano i soldi, era uno scherzo». Ed è uscito dall’agenzia.

Da via Volta, l’uomo si è spostato in centro. È entrato in una gelateria di corso Italia e ha fatto la stessa sceneggiata. Mano in tasca a simulare la presenza di una pistola e la richiesta di avere i soldi. «Dammi 60 euro – ha detto alla cassiera – sono armato». La donna, terrorizzata, è scappata fuori dal negozio e ha chiesto aiuto. Un passante ha preso in mano il telefono e ha chiamato il 112. Il falso rapinatore a quel punto e si è messo a parlare al telefono con la centrale dell’Arma. Intanto, è arrivata una pattuglia in corso Italia, per fermarlo.

«Sono un giornalista, uno scrittore, sto scrivendo un thriller ispirato alla banda della Magliana – ha detto ai carabinieri – Voglio che sia il più realistico possibile e per questo voglio vedere come reagisce la gente alla minaccia dell’arma». L’uomo è stato denunciato per procurato allarme.