Como mette i lucchetti alle paratie: «Rivogliamo il nostro lago»

I comaschi lucchettano il cantiere delle paratie per liberare il lago. E non mollano, anzi, nella loro battaglia per tornare a vedere il Lario (che è patrimonio di tutti) chiedono aiuto anche a Monza e alla Brianza. Per partecipare alla campagna, basta andare sul lungolago e scattarsi un selfie.
I lucchetti per il lago di Como
I lucchetti per il lago di Como Andrea Butti

I comaschi lucchettano il cantiere delle paratie per liberare il lago. E non mollano, anzi, nella loro battaglia per tornare a vedere il Lario (che è patrimonio di tutti) chiedono aiuto anche a Monza e alla Brianza.

Il quotidiano La Provincia, dopo le cartoline spedite a Roma (60.208) per chiedere la liberazione del lago da grate e muri che lo nascondono, invita tutti a ritirare un lucchetto, simbolo della campagna “Rivogliamo il nostro lago”- in distribuzione ai gazebo in piazza Cavour a Como oggi e domani dalle 10 alle 20 e il prossimo sabato alla stessa ora – e agganciarlo alle grate che blindano il lago in attesa, da anni, delle paratie fantasma.

Lo scopo? Chiedere alla Regione Lombardia di accelerare la demolizione di palizzate e reti che nascondono la vista dell’acqua. Il lucchetto sarà un messaggio alle istituzioni per invitarle a “restituire” il lago almeno finché non ripartiranno i lavori definitivi (non prima di un anno).

Per partecipare alla campagna, basta andare sul lungolago, nel tratto tra piazza Cavour e Sant’Agostino a Como, e appendere alla grata del cantiere un lucchetto: sono centomila, di 5 colori diversi. Si può anche scattare un selfie con il lucchetto in mano spedendolo via email a lungolago@laprovincia.it, sui canali Facebook e Twitter del quotidiano con l’hashtag #rivogliamoilnostrolago. Le foto saranno pubblicate su La Provincia.