Brianza sott’acqua, tre giorni dopo La conta dei danni in tutti i Comuni

Sono passati tre giorni e la conta dei danni prosegue. In tutti i comuni colpiti dall’esondazione del Seveso di martedì 7 luglio e dei suoi immissari è passata l’emergenza iniziale, ma ora è il momento di quantificare quanto è stato il danno provocato dall’ondata di acqua e fango che ha ricoperto strade, garage, cantine, interrati.
Le strade allagate di Cesano Maderno
Le strade allagate di Cesano Maderno Cristina Marzorati

Sono passati tre giorni e la conta dei danni prosegue. In tutti i comuni colpiti dall’esondazione del Seveso di martedì 7 luglio e dei suoi immissari è passata l’emergenza iniziale, ma ora è il momento di quantificare quanto è stato il danno provocato dall’ondata di acqua e fango che ha ricoperto strade, garage, cantine, interrati.

Ancora non si hanno stime precise, ma diverse amministrazioni locali hanno chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Sui vari siti istituzionali si invita la cittadinanza a compilare i moduli appositi per segnalare l’eventuale situazione di disagio provocata dall’esondazione. E in tutti i casi si consiglia di fotografare i danni subiti e di mettersi subito in contatto con l’amministrazione comunale e poi con le proprie assicurazioni.

A Bovisio sono state sette le attività commerciali che sono praticamente finite sott’acqua. Una prima previsione dei danni si aggira intorno ai 2,5 milioni di euro. Situazione simile a Lentate i danni per il comune sono circa 10mila euro ossia il costo della pulizia strade mentre i danni per i privati sono di circa 3milioni di euro con il coinvolgimento di sessanta abitazioni.

A Cesano Maderno ad oggi risultano circa 30 interventi per l’emergenza, concentrati soprattutto lungo via Magenta a la nazionale dei Giovi. Il comune stima un danno attorno ai 60mila euro, per la sistemazione delle strade e della caserma, escluse le auto dei carabinieri. Non esiste ancora una stima per i danni ai privati. Nel condominio di via Abruzzi l’allagamento ha causato la perdita di sette auto. A Meda infine, durante la fase di emergenza sono stati 30 gli edifici residenziali e le attività produttive controllate, sono stati evacuati otto alloggi e quattro aziende. Quattro le ordinanze sindacali di inagibilità e sgombero per motivi di sicurezza. Cinquanta i quintali di materiale rimosso solo nella giornata di martedì.