Matteo Renzi rilancia Berlusconi Il ritorno in sella del cavaliere

Un incontro definito “storico” non fosse altro perché per la prima volta Silvio Berlusconi ha fatto ingresso nella sede del Partito democratico. Ma non sono mancate contestazioni (e critiche) per il faccia a faccia a Roma tra il cavaliere e il segretario del Pd Matteo Renzi.
L'arrivo di Silvio Berlusconi ANSA/MASSIMO PERCOSSI
L’arrivo di Silvio Berlusconi ANSA/MASSIMO PERCOSSI MASSIMO PERCOSSI

Un incontro definito “storico” non fosse altro perché per la prima volta Silvio Berlusconi ha fatto ingresso nella sede del Partito democratico. Non sono mancate le contestazioni per il faccia a faccia a Roma tra il cavaliere e il segretario del Pd Matteo Renzi, che ha parlato di «Un passo serio e significativo sul fronte della governabilità, c’è forte sintonia». Legge elettorale e trasformazione del Senato in «camera delle autonomie» i temi trattati. Il cavaliere conferma garantendo che Forza Italia appoggerà le riforme, pur ribadendo le critiche al governo Letta: «Ho apprezzato il metodo e garantito a Renzi che Forza Italia appoggerà le riforme». Il segretario Pd vuole una legge elettorale «che favorisca la governabilità, il bipolarismo, per eliminare il potere di ricatto dei partiti più piccoli». E sulla riforma del Senato: «Una Camera autonoma, senza indennità per i senatori e senza elezione diretta dei senatori» e infine: «la riforma dell’articolo V della Costituzione» su Regioni, Province e Comuni. Durante l’incontro, all’esterno di largo del Nazareno ci sono stati momenti di tensione. con un lancio di uova sul cofano dell’auto del cavaliere che ha ottenuto attraverso Renzi l’imprimatur di principale interlocutore del centro destra, una sorta di “rilancio” dopo la diaspora. E non mancano le critiche politiche, come quella di Stefano Fassina che dice «mi sono vergognato, questo colloquio non andava fatto» a Gianni Cuperlo (minoranza di sinistra) che dice sbagliato rilegittimare Berlusconi, fino a Beppe Grillo che attacca: «Renzie (come chiama Renzi) ha profonda sintonia con un pregiudicato».