Dome Bulfaro firma la prima “Guida liquida al poetry slam”

Il poeta monzese Dome Bulfaro traccia per la prima volta un affresco completo del poetry slam in Italia e non solo: è la “Guida liquida” pubblicata da Agenzia X in libreria dal 5 maggio.
La guida liquida al poetry slam
La guida liquida al poetry slam

Il bello e il brutto di una cultura o di un fenomeno culturale “liquido” è che è difficile trattenerlo tutto in una volta: perché per ogni certezza c’è un dubbio e per ogni tentativo di categoria c’è un’eccezione che sembra metterla in dubbio. L’acqua, in fondo, non ha nulla se non la forma del suo contenitore: ha la forma che scegliamo di darle. Dome Bulfaro al poetry slam, che liquido è e rimane, ha deciso di dare la forma di un libro, firmando la prima guida italiana alla poesia ad alta voce – per dirla con la meno imprecisa delle traduzioni. Si intitola proprio “Guida liquida al poetry slam” e la pubblica Agenzia X, sarà in libreria dal 5 maggio ma si può già ordinare online.

Dome Bulfaro, sì: poeta, performer, artista, insegnante, tra i fondatori di Mille Gru e una delle anime di Poesia Presente a Monza, uno dei festival capostipiti delle sfide di poesia su un palco, dove contano la parola pronunciata (spoken word), l’interpretazione, il corpo senza mai trasformarli in teatro o rappresentazione scenica. Oggi è presidente della Lips, la Lega italiana poetry slam che ha organizzato il secondo Campionato italiano di poetry slam.

Il volume (334 pagine, 16 euro) si presenta così: «Se credete che la poesia sia noiosa è perché non avete mai partecipato a un poetry slam, la nuova frontiera dell’espressione artistica che ha rivoluzionato il mondo dei live. Chiedetelo a tedeschi, francesi, inglesi e a tutti gli appassionati che abitano in nazioni meno arretrate dell’Italia, paesi dove i poetry slam sono ormai più frequentati dei concerti rock». Dipende dai concerti rock, vien da pensare, ma questo non significa che non sia vero: il poetry slam che si muove su un confine spesso impalpabile tra musica e poesia, ma in assenza di musica, è un fenomeno in rapida crescita che, ricorda la guida, ha portato da una manciata di sfide all’inizio del millennio alle centinaia delle ultime stagioni.

Resta comunque un fenomeno sottopelle, nelle cultura diffusa: e allora per muoversi serve un Virgilio che faccia da guida nell’inferno (godibilissimo) del poetry slam italiano, qualcuno – o qualcosa, la guida appunto – che disponga di «informazioni storiche, riflessioni sociopolitiche, saperi filosofici e antropologici» oltre ad antologizzare criticamente «autori, stili, poesie» e a raccoglie «la più importante serie di interviste ai protagonisti nazionali e internazionali». Nella guida di Dome Bulfaro anche «un glossario pensante, un regolamento riconosciuto in tutto il mondo, e anche una serie di indicazioni pratiche per organizzare e condurre uno slam, oltre a una mappa delle maggiori scene e dei principali campionati mondiali».