Calcio, il presidente della Lega pro scrive a Galliani: «Sia ambasciatore della Serie C»

Il presidente della Lega pro Francesco Ghirelli ha scritto ad Adriano Galliani, dal mese di settembre amministratore delegato del Monza 1912 (dopo lunga militanza con lo stesso ruolo nel Milan), per chiedere di accettare il ruolo di ambasciatore della Serie C.
Stadio Brianteo di Monza, 25 novembre: Adriano Galliani con Cristiana Capotondi e Francesco Ghirelli, vicepresidente e presidente della Lega pro
Stadio Brianteo di Monza, 25 novembre: Adriano Galliani con Cristiana Capotondi e Francesco Ghirelli, vicepresidente e presidente della Lega pro Fabrizio Radaelli

Il 25 novembre erano seduti uno di fianco all’altro allo stadio Brianteo di Monza in occasione della manifestazione della Lega pro #Controleviolenze sulle donne. Il presidente Francesco Ghirelli ha preso carta e penna per investire Adriano Galliani, dal mese di settembre amministratore delegato del Monza 1912 (dopo lunga militanza con lo stesso ruolo nel Milan), del ruolo di ambasciatore della Serie C.

“Caro Adriano, grazie per ciò che fai, mi piacerebbe che tu accettassi di fare l’ambasciatore del nostro calcio verso la Serie A dove hai forti credenziali”, scrive Ghirelli.

E poi: “La tua ultima intervista è uno spot incredibile per il calcio italiano e, di conseguenza per la nostra Serie C. Vi si legge l’infinito amore per il gioco del pallone, vi si legge l’avventura che spinge, a valicare la frontiera, ad un uomo straordinario come il Presidente Berlusconi. Noi ci siamo e chiedo in punta di piedi, ma molto orgoglioso di ’”darci una mano’ per “far capire a Serie A e B, che dobbiamo ragionare a sistema Italia nel calcio italiano professionistico. Idee e progetti in sinergia. Nel sistema Italia del calcio italiano, la C può essere ’il campo’ dove si formano i giovani calciatori, allenatori, arbitri, dirigenti. Noi della C possiamo essere il luogo privilegiato e dedicato della formazione perché essendo il calcio dei Comuni d’Italia, siamo in grado di esprimere al meglio ciò che tu, Adriano, hai descritto nell’intervista: famiglia, amore per il Monza (la tua città) e la possibilità di interscambiare l’amore per la bandiera di un immenso club (il Milan) e quello per il Comune dove sei nato e vivi e senza che quel doppio amore nulla faccia perdere al singolo amore; il progetto/l’ambizione di vincere per salire di categoria”.

“Noi insieme (scusate la mia irriverenza), caro Adriano e caro Presidente Berlusconi- conclude la lettera di Ghirelli- possiamo far capire che il SOGNO (in maiuscolo perché lo rafforza) può essere la molla vincente di tre giovani ragazzini come noi. Un sogno legato al pallone per ridare un po’ di gioia, orgoglio, speranza ad un’Italia del calcio un po’ scassata, ma potenzialmente in grado di reagire, se ognuno ci mette “la faccia” e rischia per il bene, prossimo e futuro, dei nostri nipoti e dei nostri figli”.