Basket e solidarietà: l’Aurora Desio con il Comitato Verga per i bambini

La Pallacanestro Aurora Desio sostiene il Comitato Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia del bambino nella raccolta di fondi portando il logo sulle maglie per tutta la stagione del campionato di serie C
Monza visita presidente Sergio Mattarella al Centro Maria Letizia Verga – Clinica pediatrica della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma - foto Ufficio Stampa
Monza visita presidente Sergio Mattarella al Centro Maria Letizia Verga – Clinica pediatrica della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma – foto Ufficio Stampa

La Pallacanestro Aurora Desio sostiene il Comitato Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia del bambino nella raccolta di fondi. Per tutta la stagione, le maglie dei giocatori impegnati nel campionato di serie C avranno il logo e il nome del Comitato Maria Letizia Verga. La società devolverà parte dell’incasso delle partite casalinghe all’associazione e organizzerà raccolte di fondi in occasione di partite e tornei delle squadre giovanili.

«È una goccia nel mare, ma se anche un solo bambino in più dovesse sorridere, i nostri sforzi avranno avuto successo – spiega l’Aurora in un comunicato – Come società sportiva, sentiamo l’obbligo di lottare non solo con i nostri ragazzi in campo, ma anche per quelli che in campo non possono andare. Insieme, uniti, quest’anno possiamo far vedere quanto forte possa battere il cuore desiano arancioblù».

Il Comitato Maria Letizia Verga è un’associazione che riunisce genitori, medici, ricercatori e volontari, con l’obiettivo di lottare contro la leucemia, “per guarire un bambino in più”. Ricerca, cura e assistenza sono la base dell’alleanza terapeutica tra i medici, gli infermieri, il personale, i volontari e le famiglie: ogni giorno lottano insieme, al Centro Maria Letizia Verga (presso l’ Ospedale San Gerardo di Monza, Fondazione Mbbm), che il Comitato ha costruito nel 2015 grazie all’aiuto di genitori, volontari e di tutti i donatori. Una struttura cui si accede con il servizio sanitario nazionale, visitata lo scorso anno dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che così l’ ha definita: «Un efficace sistema di collaborazione tra pubblico e privato; 2000 bambini guariti rendono l’idea concretamente che qui si arriva con apprensione, con preoccupazione e se ne esce nella gran parte dei casi rassicurati e riaprendo le prospettive di vita serena. Questo è un grande risultato».

La storia del Comitato è tutta in crescendo. Nel 1979, quando si è ammalata la piccola Maria Letizia, si salvava solo il 25% dei piccoli. Da qui, è partito l’impegno del Comitato. Nel 1982 la sede del reparto di Ematologia pediatrica si è trasferita all’ospedale San Gerardo, dove è stata inaugurata una nuova clinica pediatrica dell’Università Bicocca e un nuovo Centro di Ematologia Pediatrica. Nel 1993 è stato avviato il nuovo Day Hospital, voluto e finanziato dai genitori. Nel 1999 è stato inaugurato un Residence di 16 appartamenti, in cui poter ospitare, senza costi, i bambini in cura con le loro famiglie. Nel 1994 è iniziata l’attività di ricerca del laboratorio Tettamanti, dove si sviluppano nuove cure. Oggi, dunque, alle famiglie si può dare una concreta speranza di guarigione: a salvarsi è circa l’80-85% dei bambini malati di leucemia. L’obiettivo è arrivare a guarire il 100% dei piccoli.