Villa reale chiusa: la Cgil chiede una decisione rapida, M5S l’audizione regionale di Allevi

La Cgil Brianza e M5S reagiscono alla notizia che la Corte dei conti ha detto di non poter rispondere a Regione e Consorzio sulla transazione per la Villa reale di Monza. Il sindacato chiede una decisione rapida alla Reggia, M5S l’audizione del presidente Allevi in Regione.
Monza: un ballo nel salone della Villa reale
Monza: un ballo nel salone della Villa reale Fabrizio Radaelli

Da una parte la Cgil che invita il Consorzio Villa reale a non aspettare oltre per prendere una decisione, dall’altra il Movimento 5 Stelle che chiede l’audizione regionale del presidente della Reggia, il sindaco Dario Allevi. Sono le ricadute del parere espresso dalla Corte dei conti pubblicato dal Cittadino giovedì primo ottobre: la magistratura contabile ha risposto alla Regione – e quindi al Consorzio – di non poter rispondere ai quesiti sottoposti sull’accordo con il concessionario.

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Le domande riguardavano la proposta di transazione su cui avrebbero trovato un’intesa pubblico e privato – la cifra ventilata, mai smentita, sarebbe di 4 milioni di euro al secondo come risarcimenti per chiudere il contratto senza strascichi legali. Il tentativo ha una ragione precisa: evitare che passando dalle aule delle istituzioni amministrative e quelle giudiziarie la questione si trascini per anni, con tante incognite sul futuro della Villa e sulla sua totale riapertura al pubblico. La Corte dei conti, in sintesi, ha detto che è una decisione che spetta al Consorzio.

«La strada della riapertura della Villa si fa molto in salita – ha commentato Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza – e mette il Comune di Monza e il Consorzio di fronte alla necessità di assumersi presto le proprie responsabilità. A mio avviso, la risposta che la Corte ha fornito era prevedibile, le scelte spettano all’amministrazione». Per la Cgil pesa anche la posizione dei dipendenti del concessionario, in cassa integrazione a zero ore e senza anticipo fino al 7 dicembre. « Siamo in ansia per i lavoratori e per il futuro della reggia piermariniana» scrive il sindacato, annotando come i cancelli chiusi comunichino “ un messaggio negativo e scoraggiante a un territorio che vuole ripartire dopo i mesi più duri dell’emergenza sanitaria”.

Per Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, la strada rimane quella della risoluzione del contratto con il concessionario: «È dal luglio scorso che sollecito Regione a risolvere il contratto ma ovviamente si fanno orecchie da mercante» ha detto venerdì 2 ottobre. «Chiederò l’audizione del presidente del Consorzio in Regione con l’immediato invio della trascrizione del verbale della seduta ad Orac (Organismo di controllo di Regione Lombardia) in modo che siano ben chiari tutti i passaggi. È bene che siano in tanti a tenere sotto controllo la situazione».