Verti assicurazioni, non si sblocca la trattativa per i 325 esuberi: nuovo sciopero con presidio

Molti dei lavoratori della sede di Cologno Monzese sono brianzoli. In tutto la società attualmente conta 605 lavoratori. E anche per 280 che rimangono secondo i sindacati non ci sono garanzie sul futuro
La protesta dei lavoratori Verti a Milano
La protesta dei lavoratori Verti a Milano

Ancora uno sciopero con presidio, stavolta a Milano, davanti al Pirellone. Così i lavoratori della Verti assicurazioni, del gruppo spagnolo Mapfre, hanno protestato contro i 325 esuberi annunciati dall’azienda. I lavoratori della sede di Cologno Monzese, molti dei quali brianzoli residenti tra Monza, Desio, Lissone e Seregno, hanno alzato nuovamente la voce contro un piano di ristrutturazione che comporta un impatto occupazionale devastante, che riguarda più della metà del personale, attualmente di 605 persone.

La protesta si è conclusa con un incontro in Regione al quale ha partecipato anche l’assessore al Lavoro, che ha promesso di parlare della situazione anche al ministro del Lavoro Orlando. Le trattative, che durano da novembre, non sono bastate a smuovere la situazione.

Lunedì, nella sede dell’Ania, l’associazione di categoria delle società assicuratrici si è svolto un incontro tra azienda, segreterie nazionali e rappresentanti dei lavoratori nel quale Verti, che fa parte del gruppo spagnolo Mapfre, ha ribadito il carattere strutturale degli esuberi e l’intenzione di portare a termine il piano. Le alternative agli esuberi sono ancora sostanzialmente lo spostamento di 114 persone in altre aziende che sono fornitori di Verti e buonuscite con una base di 20 mensilità. Niente di nuovo rispetto a quello che i sindacati hanno già respinto come irricevibile.