Università Bocconi, cinque borse di studio in memoria di Luca Attanasio

È andata oltre le aspettative la raccolta fondi lanciata dall’Università in cui l’ambasciatore ucciso in Congo lo scorso febbraio studiò brillantemente. Vi hanno contribuito oltre 800 donatori, per una raccolta di 90mila euro, raddoppiata poi dalla stessa Università.
Terzo da destra Luca Attanasio, primo da destra Vittorio Iacovacci, con i missionari incontrati il giorno prima del tragico agguato in Congo.
Terzo da destra Luca Attanasio, primo da destra Vittorio Iacovacci, con i missionari incontrati il giorno prima del tragico agguato in Congo.

Un fondo per borse di studio in memoria del limbiatese Luca Attanasio, alumnus Bocconi, ambasciatore scomparso nel tragico attentato in Congo dello scorso 22 febbraio in cui sono stati uccisi anche il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustapha Milambo. Cinque giovani studieranno grazie a una raccolta fondi lanciata dall’Università in cui Attanasio studiò brillantemente: vi hanno contribuito oltre 800 donatori, moltissimi alumni. L’obiettivo della campagna è stato infatti superato e così sono diventati cinque gli studenti meritevoli e in condizioni economiche disagiate che potranno studiare in Bocconi potendo contare su una borsa di studio a copertura dei costi di iscrizione. In totale sono stati raccolti 90mila euro, cifra raddoppiata poi dall’Università Bocconi che ha promosso l’iniziativa nella sua comunità. «L’esempio di Luca non va dimenticato e deve essere un monito per tutti noi e per le generazioni future a impegnarsi per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere», ha commentato il rettore Gianmario Verona. «In Bocconi lo facciamo con la ricerca e la formazione e con l’impegno costante a rendere il nostro campus un luogo inclusivo e aperto a tutti. Le cinque borse di studio in memoria di Luca Attanasio finanziate grazie alla generosità di tutti i bocconiani ne sono un esempio». Ogni anno Bocconi investe per sostenere i propri studenti 30milioni di euro che nel 2020, a causa della pandemia da Covid19, sono stati aumentati fino a 36milioni di euro.