Trenord risponde alle accuse dei pendolari: «Provvedimenti circoscritti presi in accordo con le Autorità sanitarie e di sicurezza»

Trenord risponde alle accuse dei viaggiatori che martedì mattina si sono trovati stipati su treni meno frequenti per la rimodulazione dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza regionale.
Trenord
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Dopo la rimodulazione del servizio, calcolata in base al ridotto afflusso di viaggiatori nella prima giornata di entrata in vigore dell’ordinanza regionale per il contenimento della diffusione del Coronavirus, e le proteste dei pendolari, Trenord risponde alle accuse dei viaggiatori che martedì mattina si sono trovati stipati su treni meno frequenti.


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“Non pesantissime cancellazioni, ma provvedimenti circoscritti presi in accordo con le Autorità sanitarie e di sicurezza: in questi giorni a fronte di un calo dell’utenza del 60% – da 820mila a 350mila passeggeri giornalieri – è cancellato l’8% delle 2.300 corse effettuate ogni giorno in Lombardia. Le cancellazioni – operate laddove esistono altri collegamenti ferroviari – sono state comunicate nella serata di lunedì 24 febbraio, appena possibile nell’ambito di una situazione di criticità in continuo aggiornamento”.

E poi: “La rimodulazione dei servizi agevola le operazioni di sanificazione straordinaria eseguite nei tempi di sosta dei convogli in stazione, a tutela dei viaggiatori e del personale di bordo. Nella situazione di emergenza regionale e nazionale in corso, Trenord ha sin da subito garantito massima collaborazione alle Autorità tramite tutti gli strumenti disponibili, e si diffida chiunque dal sostenere che l’azienda “esponga i viaggiatori al contagio”.

I comitati pendolari avevano accusato Trenord per i treni affollati registrati su alcune linee nella giornata di martedì 25 febbraio: «È così che evita l’esposizione dei viaggiatori al contagio da Coronavirus?».